Da tempo l'Italia dell'atletica attendeva un raggio di sole. I primi spruzzi di ottimismo a Zurigo, sede dei recenti campionati europei. Una batteria brillante, una finale in rimonta, con qualche rammarico. La conferma poche settimane dopo, sempre nel tempio del Letzigrund, stavolta davanti a un parterre di stelle con pochi eguali. Nella Diamond League, contro le principali rivali al mondo, record personale e grande impressione visiva. L'ultimo squillo di una stagione lunghissima al 50° Meeting di Rovereto. Federica Del Buono abbatte il muro del 4'06 e scende nei suoi 1500 metri a 4'05"32. "Più corro, più vado forte", un misto di incredulità e giovanile stupore.
Prosegue il recupero di Alessia Trost. L'azzurra, condizionata dagli infortuni, torna a superare l'1.90, e con il suo 1.91 chiude alle spalle dell'ucraina Okuneva nell'alto. Seconda piazza anche per Libania Grenot. L'oro europeo dei 400 prova gara di testa, ma si inceppa sul lungo rettilineo e cede alla rimonta della giamaicana McPherson. 51"30 per Libania, non lontano dal 51"10 di Zurigo.
Il più atteso era certamente Justin Gatlin. Dopo i proclami della vigilia, con l'annuncio di un tempo intorno ai 9"70-9"80, l'americano non scende sotto i 10"00, chiudendo in 10"07, comunque con margine su Fraser. Bel 13"29 nei 110 hs del cubano Robles.
ZAGABRIA - A Zagabria, penultima tappa del World Challenge Iaaf, duello tutto giamaicano nei 100. Bailey-Cole batte Powell sul filo di lana (10"07 per entrambi). Rooney si prende i 400, Pitkamaki supera Rohler nel giavellotto (84.72 per il finlandese). In campo femminile, Soumaré 22"75 nei 200, Perkovic nel disco, e Simic su Vlasic nell'alto (1.93).