Un oro per due, si dovranno stringere un po' sul gradino più alto del podio Dominique Gisin e Tina Maze, giunte al traguardo con lo stesso tempo, il migliore di tutti. Si piazza terza Lara Gut, la svizzera di madre bresciana, delusissima per un bronzo che sa di occasione mancata. Chi si mangia le mani, o meglio i guanti, è l'azzurra Daniela Merighetti, medaglia di legno a 27/100 dalle due vincitrici. Nelle 15 anche altre due azzurre, Elena Fanchini e Verena Stuffer, rispettivamente 12esima e 14esima.
Molto rammarico per l'azzurro, scesa con il pettorale numero 9, che senza un errorino nel finale sarebbe potuta comodamente salire sul podio. Mentre sia Maze che Gisin, a modo loro, oggi hanno fatto la storia dei rispettivi paesi. La slovena porterà in dote il primo storico oro olimpico per la Slovenia, mentre la Svizzera torna ad avere un oro in discesa libera, che le mancava da Lillehammer 1994, per opera di Vreni Schneider.
Unbelievable! TWO GOLD MEDALS in #alpineskiing for Women's Downhill: @TinaMaze (Slovenia) and @dominiquegisin (Switzerland) #sochi2014.
— Sochi 2014 (@Sochi2014) 12 Febbraio 2014
BRAVA LO STESSO DADA E COMPLIMENTI! http://t.co/A4DVvPoNhh
— Fisiofficial (@Fisiofficial) 12 Febbraio 2014
Ha deluso, moltissimo, la tedesca Maria Riesch, oro in super combinata, ed incapace oggi di entrare nelle prime dieci, nonostante fosse tra le favorite. Un aneddoto particolare che riguarda la svizzera Gisin, e che l'azzurra Sofia Goggia ricorderà sicuramente con piacere, risale all'infortunio proprio di Sofia in Canada, quando sul volo di ritorno la svizzera si offrì di lasciarle il suo posto in business class, per assicurarsi che la sfortunata atleta azzurra viaggiasse più comoda. Una signora, anche fuori dalla pista, che oggi vince meritatamente una medaglia d'oro, in una gara in cui non era certo nel novero delle favorite, un underdog insomma.