Parte l'avventura olimpica. Sogno di una carriera, apoteosi di un racconto. Esserci, già una vittoria. Respirare l'atmosfera che attornia e inebria l'evento. I cinque cerchi e lo sport, un messaggio, una sfida, un manifesto per il Mondo. Sochi avanza tra le polemiche infinite scatenate dalle scelte di madre Russia e apre i battenti. Tempo di raccontare quanto sarà, partendo dal nuovo. Il biathlon è disciplina che appare tardi in sede olimpica, solo nel 1960,al termine di prove e analisi. A Squaw Valley, per la prima volta, la rassegna Invernale ospita questo binomio tiro – sci di fondo che tanto affascina. Da allora ad oggi, solo tre medaglie per l'Italia. L'argento di Carrara nella 20 km di Nagano '98 e il doppio bronzo di Passler e della staffetta 4x7,5 a Calgary '88. Ancora nessun squillo al femminile. Solo nel '92, ad Albertville, le ragazze hanno cominciato a sfidarsi per le medaglie nella più importante rassegna sportiva.
Eppure in casa azzurra regna l'ottimismo. A differenza del fondo, il biathlon è movimento in salute. La recente vittoria, a gara ultimata, di Lukas Hofer nella sprint di Anterselva, sul percorso di casa, ha elettrizzato l'ambiente, già in fiducia grazie ai risultati di inizio anno. Gare veloci e staffette, queste le miniere dorate dell'Italia. La medaglia di bronzo strappata con i denti ai Mondiali di Nove Mesto ha mostrato come la nostra squadra sia in grado di approfittare di debolezze altrui. Non partiamo favoriti, ma a ridosso dei primi, con speranze importanti. In campo femminile, abbiamo forse la miglior tiratrice del circuito, Dorothea Wierer. In poche sparano con la sua rapidità. In calo, rispetto allo scorso anno, Oberhofer. Saranno loro a trascinare il team azzurro. Mentre al maschile, oltre a Hofer, risposte importanti attese dai fratelli Windisch e dall'esperto De Lorenzi.
I favoriti sono i soliti noti. La Norvegia, dopo un inizio claudicante, ha ripreso la marcia di sempre. Bjoerndalen, recordman assoluto di medaglie olimpiche, a quota 11, cerca l'ennesima impresa a 40 anni suonati. Con lui Svendsen e Boe. Da tenere d'occhio il giovane Johannes, fratello minore di Tarjei. Tutti pronti a cacciare la lepre Fourcade, uomo dei record. Poi i russi, che, tra le mura amiche, vorranno respirare venti di gloria. La Germania, rispetto al passato, non vive il miglior momento, e affiderà ad Andrea Birnbacher le poche speranze di medaglia. Nomi, palmares, in attesa della sorpresa, che difficilmente manca in eventi come un'Olimpiade.
Al femminile, fari puntati su Domracheva e Berger. La bielorussa sta ritrovando la condizione migliore, come la scandinava. L'inizio difficile ha tratto in inganno molti, ma la preparazione, finalizzata a Sochi, sta dando i frutti sperati. A rompere le uova nel paniere delle regine, proverà la ceca Soukalova, con l'aiuto di Solemdal, tornata ad alti livelli. L'esperta Zaitseva guiderà la pattuglia russa, scossa dal tifone del doping. Starykh, rivelazione di questo scorcio di stagione, è risultata positiva e allontanata, in attesa delle contro-analisi, dall'ambiente olimpico. Con lei altri due atleti. Forse Iourieva, recidiva e prossima a lasciare definitivamente lo sport agonistico. La Germania, quella post Neuner e Wilhelm, cerca il successo, grazie a giovani di talento e vecchie volpi del circuito. Andrea Henkel chiuderà una carriera straordinaria a fine stagione. Prescelta per alzare il vessillo teutonico nella giornata di apertura, ha declinato per concentrarsi sulle gare. Preuss e Dahlmeier lanceranno l'attacco della nouvelle vague del biathlon, mentre Evi Sachenbacher, già medagliata nel fondo, si lancerà nell'impresa più ardua. Domare il poligono per sognare in grande.
Le gare si disputeranno in un centro, adibito per biathlon e sci di fondo, denominato “Laura”. Laura è il nome del fiume che sorge dalle pendici dell'Assar e deve il suo nome a una leggenda. Una ragazza, per sfuggire a un matrimonio con un principe, scelse di gettarsi dal monte, seguita poco dopo dal suo amante. Il mito narra altresì che gli dei, attirati dall'amore tra le due creature, scelsero di portarle poi sul sacro Elbrus. Ecco un'immagine del circuito:
09/02/14 - 7,5 km Sprint femminile "Laura Cross Country Ski Center" - ore 15.30 ore italiane
10/02/14 - 12,5 km Pursuit maschile "Laura Cross Country Ski Center" - ore 16.00 ore italiane
11/02/14 - 10 km Pursuit femminile "Laura Cross Country Ski Center" - ore 16.00 ore italiane
13/02/14 - 20 km Individuale maschile "Laura Cross Country Ski Center" - ore 15.00 ore italiane
14/02/14 - 15 km Individuale femminile "Laura Cross Country Ski Center" - ore 15.00 ore italiane
16/02/14 - 15 km Mass start maschile "Laura Cross Country Ski Center" - ore 16.00 ore italiane
17/02/14 - 12,5 km Mass start femminile "Laura Cross Country Ski Center" - ore 16.00 ore italiane
19/02/14 - Staffetta mista "Laura Cross Country Ski Center" - ore 15.30 ore italiane
21/02/14 - Staffetta femminile 4x6 km "Laura Cross Country Ski Center" - ore 15.30 ore italiane
22/02/14 - Staffetta maschile 4x7,5 km "Laura Cross Country Ski Center" - ore 15.30 ore italiane