Neureuther è il re di Adelboeden. Il tedesco, settimo al termine della prima manche, tira fuori una seconda da esperto gigantista e ottiene la prima vittoria in carriera in questa disciplina. Lui, grandissimo slalomista, sembra aver fatto suoi gli automatismi del gigante in pochissimo tempo, e si impone in una gara sempre affascinante e insidiosa bissando il successo di sette giorni fa in slalom. Il tedesco si lascia dietro il francese Fanara, in testa al termine della prima manche, che con oltre un secondo di vantaggio scende provando a contenere ma corre qualche rischio e arriva al traguardo dietro di soli 10 centesimi. Terzo il leader di specialità Hirscher che scende quando già Neureuther spera nella vittoria che avrebbe del sorprendente, si mangia la pista ma riduce tutto il suo vantaggio e chiude a 19 centesimi, secondo, fino a che poi non verrà superato anche dal francese. Il grande deluso di giornata è sicuramente Ligety. L’americano, terzo dietro Fanara e Pinturault al termine della prima manche, lascia anzi tempo il tracciato sbilanciandosi su un dosso e colpendo il palo della porta con lo sci, terminando la sua corsa nella neve. Punti persi importanti in chiave generale per l’esperto gigantista. Chiudono poi quarto Pinturault e quinto un ottimo Haugen autore di una grande rimonta dopo che aveva chiuso al quattordicesimo nella prima.
Grandissima prova di squadra degli azzurri con ben tre atleti nei primi dieci. Moelgg chiude sesto a , Simoncelli settimo a e Nani nono dopo aver sceso metà della prima manche con un bastoncino solo. Incredibile caparbietà la sua prima di centrare la seconda poi di scendere con grinta dando il tutto per tutto. Da segnalare anche il buonissimo undicesimo posto di De Aliprandini che per molto mantiene il miglior tempo di manche. Diciassettesimo l’altro italiano, Blardone che comunque è autore di una buona prova. Lui che non è più quello di qualche stagione fa, che esce dai 15 e si presenta al cancelletto di partenza con il pettorale numero 19 e che qui vinse nel 2005.
Moelgg chiuse quarto l’anno scorso. Oggi subisce un pochino lo scarico dei dossi in questa seconda manche ma è sempre lì, a ridosso dei primi, sempre lui. E centra la qualificazione in gigante per Sochi dopo quella per lo slalom. Gradito il ritorno per Simoncelli nei primi dieci. Davide lotta, ci crede, lui che non dove non c’è fatica fatica a far correre lo sci. Bene per il morale dopo le ultime gare vissute da gambero tra la prima e la seconda manche.
La prima manche è tracciata dall’allenatore italiano e lascia qualche perplessità. È lenta, tortusa. Bisogna avere da subito il giusto assetto. C’è poco scorrimento e la neve molle non aiuta. Le temperature sono alte, 5 gradi in partenza, 6 all’arrivo. La pista non concede nulla. L’incognita è la neve, la sua tenuta, il sale gettato per tenerla compatta si spera faccia il suo lavoro ma già dopo le prime discese si segna moltissimo. Bisogna tenere a mente la ricognizione, ogni porta. Famosa da sempre per la sua contropendenza la pista svizzera è di vecchia concezione, è stata cambiata poco negli anni. La prima parte, piena di dossi non concede ai ritardi. Bisognsa essere sempre sul tempo, avere i piedi saldi alla neve, sbagliare nel tratto di curve non consente recuperi perché manca la pendenza. I primi a partire sono i favoriti. E non è un caso che i primi sette a scendere mantengano queste posizioni all’arrivo, seppur con qualche cambiamento. Ed infatti Fanara, secondo a Val d’Isere, scende con il pettorale numero 1 e chiude primo la manche a 1:16:14.
Così Moelgg, secondo al cancelletto, carico dopo il podio di settimana scorsa prende un buon ritmo, è cauto nelle prime porte ma vicino a Fanara a soli 21 cent di ritardo. Perde poi, il tracciato è lento, non spettacolare. Chiude con un secondo di ritardo. Ma non scalzerà di molte altre posizioni, si fermerà quinto. In qualche dosso si è fatto un pochino scaricare, qualche passaggio tropo stretto. Ha sempre faticato sui dossi, sia in fase di cambio che di uscita. Ma ha lavorato bene, fin da inizio curva. Stesso intermedio di Pinturault al terzo. Manfred poi meno deciso. Ligety parte molto bene. La neve è difficile, non risponde agli stimoli che l’americano è solito cercare in pista. Non riesce ad avere appoggio prima del palo. È strano vederlo in difficoltà, annaspare. Chiude secondo con qualche errore di troppo. Gli succede il leader Hirscher che è molto preciso, come sempre, ma il cronometro si ferma in ritardo di un solo centesimo proprio da Ligety, e chiude quarto con la voglia di dar battaglia nella seconda. Neureuther va molto bene, incanala bene lo sci prima del palo. Non è molto veloce. Va fuori tempo nell’ assorbimento di un dossetto ed infatti gli costa caro la parte centrale. Prende un secondo tra l’intertempo e l’arrivo ma chiuderà comunque settimo al termine. L’altro francese Pinturault invece, reduce da un giro a vuoto a Bormio, si riscatta. Brutto numero il suo su un dosso in diagonale ma bravissimo come sempre a recuperare. Chiude con 69 centesimi di ritardo in seconda posizione. Il leader della classifica generale Svindal scia abbastanza sotto il palo. Sono una gabbia infernale per lui gli ultimi metri, chiuderà ad 82 centesimi, nono.
Simoncelli, rivisto pimpante in allenamento, trova difficoltà a deformare lo sci come più gli piace per la poca velocità. Scia comunque bene nella parte centrale. Impunta leggermente dopo l’intermedio ma rimane sui livelli di Svindal. Chiuderà ottavo, dietro al norvegese a 6 decimi dal primo. Blardone come detto, tiene bene dopo il primo intermedio nonostante la fatica e chiuderà sedicesimo. Nani. Grande a Val d’Isere, quinto. E grande anceh oggi. Perde il bastone andando contro il palo con la mano. Completamente in rotazione, si è quasi fermato poi è ripartito. Grande gara la sua. Si aggrappa con la mano e il gomito alla neve per arrivare al traguardo. Un funambolo il giovane talento azzurro. Tre quarti gara senza bastone, è incredibile quello che riesce a fare sul muro finale. Chiuderà poi ventesimo.
Miller. Fuori come Jansrud. Subito dopo l’intermedio, con la stessa dinamica. La gara è lunghissima ed è difficile fare i tempi. Faivre fa una grande crescita. E' un ragazzo del 92 che nel muro finale scia con decisione e recupera tutto il suo svantaggio chiudendo sesto. De Aliprandini tiene bene e chiude ventiseiesimo. Purtroppo non si qualificano gli altri azzurri.
Incredibile quello che accade a Kristoffersen. Probabilmente un addetto ai cartelloni pubblicitari gli si para davanti in pista. Riescono ad evitarsi per un niente. L’atleta riscenderà e troverà la ventunesima piazza provvisoria. Al comando dunque due francesi. Fanara fantastico nella parte centrale, è li che da i sei decimi al compagno. Sfrutta bene le uscite in curva facendo velocità, sfrutta bene il dosso fino al terzo intertempo. Nella parte finale rimane leggermente inclinato ad inizio muro ma aveva un vantaggio consistente. Manche intelligente la sua.
Temperatura ancora più alta nella seconda manche. 10 gradi in partenza, 14 all’arrivo. Non sarà facile nemmeno questa di sicuro più scorrevole della prima. Il tracciato è del coach americano. Non cambia marcia rispetto alla precedente è perà meno regolare. Sul muro bisogna cambiare atteggiamento e mollarli del tutto. C'è una curva insidiosa lunga a destra con dosso.Si sono qualificati solo quattro tra i primi trenta partiti con pettorali dopo il trenta. i dossi ora sono piazzati tra una porta e l’altra. Si perde molto nei primi due settori.
Le premesse per una buona seconda manche dei colori azzurri ci sono tutte. De Aliprandini è il primo. Non parte benissimo ma tiene bene sul finale e resta in testa fino alla discesa di Nani che si impone con grande carattere. Due italiani nei primi due posti fino alla discesa del grande campione Raich che si inserisce tra i due azzurri facendo scivolare De aliprandini al terzo posto mantenendo comunque il miglior tempo di manche. Blardone fa una buona prova ma purtroppo, nonostante il poco distacco (37 cent), finisce ottavo. Sono tutti molto vicini quando mancano i migliori quindici. E questo vuol dire che male che vada Nani chiuderà proprio quindicesimo dato che per ora resta al comando. Arriva però Haugen che si dimostra autore di una grande prova e vola in testa con 48 centesimi proprio su Nani. La pista tiene decisamente meglio della prima, è meno segnata e consente ancora di far ottimi tempi. Nani e De Aliprandini si lasciano dietro altri nomi illustri e quando mancano gli ultimi nove male che vada sarranno undicesimo e tredicesimo. Davvero una prova convincente quella dei due giovani che confermano il buon momento di forma. Addirittura Svindal finisce dietro ai due, quinto. Simoncelli non parte benissimo ma riesce a recuperare. A lui più congeniale questo secondo tracciato. Perde quasi 30 cent nell’ultimo parziale ma la nota positiva è che tiene il passo della prima manche e termina nei dieci.
Haugen resiste in testa fino a che non scende Neureuther. Il tedesco incrementa addirittura il suo vantaggio. Fu quinto in alta badia, settimo a Beaver Creek. Chiude primo a più di un secondo. Grande prestazione davvero. Comunque il distacco da De Aliprandini, miglior tempo di manche, è di 70 cent, e questo ci dice quanto sia cambiata la pista. Faivre si inserisce tra imoncelli, terzo e il nostro nani che finisce quinto. Al turno di Moelgg, l’azzurro ha trentadue centesimi di vantaggio. Ci prova davvero Manfred ma il cronometro dice terzo davanti a Simoncelli. Alle brutte Moelgg arriverà settimo. Così è dentro anche in gigante alle Olimpiadi. Hirscher, leader di classifica di specialità fa una gara all’attacco. Si mangia la pista letteralmente. Ma nulla può contro la grande prova del tedesco e arriva secondo per 19 centesimi. È a questo punto che la gara perde Ligety. L’americano sbaglia e finisce fuori. Approfittano di questo Svindal e Hirscher in classifica generale. Mancano i due francesi. Pinturault spinge ma chiuderà fuori dal podio, quarto. Fanara con 1.32 di vantaggio in partenza, rischia tantissimo dove è uscito Ligety. Riesce poi a riprendere il cammino e arriva secondo a 10 cent di ritardo perdendo tutto il vantaggio.
Svindal è sempre al comando con 652 punti, seguito da Hirscher con 575 e da Ligety con 333. il miglior italiano è Fill, 14/ocon 216 punti. Domani il programma di Adelboeden prevede lo slalom speciale. Per l'Italia al via Moelgg, Thaler, Gross, Razzoli, Deville, Nani, Tonetti, Ronci.