Ruhpolding si conferma terra di grande biathlon. Dopo l'affermazione russa, in campo femminile, la gara a squadre, stavolta al maschile, vede il trionfo dell'Austria, in uno splendido finale a tre. Landertinger sprinta per respingere le ambizioni tedesche. Schempp percorre una buona frazione, rintuzza l'attacco del ragazzo di Hochfilzen, ma cede all'ultima zampata. Completa il podio la Russia, in gioco per la vittoria fino a un passo dalla conclusione, ma priva di un Shipulin formato super. A Le Grand Bornand era stato lui a spezzare l'equilibrio, oggi le gambe hanno tradito il talentuoso atleta dell'Est nel momento clou. Continua la crescita della Svezia, quarta nella giornata meno luminosa della stellina Lindstrom.

 

Deludono due delle potenze storiche. La Norvegia, senza Bjoerndalen, alza bandiera bianca, dopo l'esordio, disastroso, del giovane Boe. Alti e bassi normali, quando si è giovani e baciati da talento e popolarità. Svendsen, in quarta, risparmia energie in vista delle gare individuali. Va addirittura peggio alla Francia che chiude decima, senza Le Roi, Martin Fourcade.

 

Una buona Italia termina sesta. Ottimo al lancio Dominik Windisch, puntuale Hofer in chiusura. La Repubblica Ceca brucia una competitiva banda tricolore per il quinto posto, ma in vista di Sochi i segnali sono incoraggianti. Servirà il miglior De Lorenzi. Da valutare, semmai, la disposizione degli atleti. Importante la distribuzione delle varie frazioni.

 

Staffetta maschile, ordine d'arrivo:

  1. Austria (0+8) 1:15.40”9

  2. Germania (0+9) + 0”1

  3. Russia (0+7) + 14”9

  4. Svezia (1+7) + 25”1

  5. Repubblica Ceca (0+2) + 41”4