14.00 - Per oggi è tutto. Johnathan Scaffardi e Vavel Italia vi ringraziano per aver seguito il Tour de Ski in nostra compagnia. L'appuntamento è con le prossime gare di sci di fondo, biathlon e sci alpino. Lo sport invernale verso Sochi non riposa, anzi rilancia!
13.58 - Il Tour de Ski, senza sosta, riparte domani da Lago di Tesero. Al mattino la gara al maschile, mentre alle 16 la 5 km femminile.
13.55 - Profondo azzurro. Ci ha provato Giorgio Di Centa con una partenza lanciata, ma ben presto si è accesa la spia della riserva e l'esperto atleta si è dovuto accontentare delle posizioni di rincalzo. Non si poteva pretendere di più. Lo stesso campione olimpico aveva mostrato poco ottimismo ai nastri di partenza, vista la condizione attuale. Quarantunesimo Noeckler, poco più indietro Hofer. Lontanissimi tutti. C'è molto da lavorare.
13.50 - Riepiloghiamo i primi cinque al traguardo, che sono anche i primi cinque della classifica generale: 1) Sundby 2) Northug + 1:03.2 ( 58.2 al traguardo oggi, più i 5 secondi di abbuono) 3) Harvey + 1:03.7 4) Halfvarsson + 1:14.0 5) Legkov + 1:14.7
13.45 - Un Tour de Ski non ancora chiuso, ma con un padrone. Sundby ha domato la folla di inseguitori con autorità. Ha guadagnato, in maniera netta, e ora affronterà dall'alto di un vantaggio superiore al minuto, le ultime due tappe. Domani una 10 km in classico, domenica la scalata al Cermis. Il più vicino degli inseguitori è Northug. Un cannibale, un campione. Non in condizione ha atteso la gara, piazzando la stilettata al fotofinish. Da tenere d'occhio l'altro norvegese Jespersen, uno specialista del passo alternato.
13.41 - Trenquattresimo Di Centa a oltre tre minuti.
13.38 - Terzo gruppo regolato da Nousiainen e Gjerdalen. Nono e decimo rispettivamente.
13.36 - Zampata di Northug in volata!! Chiude a 58.2! A pochi decimi da lui Harvey! Poi Halfvarsson e Legkov!
13.35 - Ed eccoci al traguardo!! Sundby show!! Conquista anche l'abbuono! Tempo finale 1:20:18.7!
13.34 - Si muovono dietro. Forza Jespersen!
13.30 - Chernousov passa secondo a 1:12!
13.28 - Siamo allo stadio di Dobbiaco!! Ultimo giro da 3.3 km, duro! Sundby vola! 1:13:09.9 il suo crono!
13.27 - Jespersen controlla il gruppo inseguitore. Gestisce il ritmo senza forzare. Può dormire sonni tranquilli Sundby.
13.20 - Gioco di squadra della Norvegia. Northug, un fantasma, resta sulle code di Legkov. Nessun aiuto ai compagni. qualche apparizione per togliere ritmo e cambi.
13.19 - Siamo ai 27.7!! Meno di 8 km al traguardo! Resiste Sundby! Non perde nulla! 1:08 il vantaggio!
13.12 - Di Centa ventottesimo a 3:14!
13.09 - Transita ai 23.5 Sundby. 53:25.06 per il norvegese. A 1:09 Harvey, un passo dietro Legkov. Per ora non cambia nulla. In sette inseguono il leader.
13.04 - Resta più o meno intatto il vantaggio di Sundby. Terminato il pezzo in ascesa, ora si scende verso valle.
13.01 - Come previsto cala il vantaggio del battistrada ai 16.5! 1:09 in questo istante! Tolti 10 secondi in poche centinaia di metri!
13.00 - Impressionante l'austriaco Duerr! Passa e salta tutti! Sgretolato il plotone! Ora è lui a lanciarsi sul fuggitivo Sundby!
12.55 - Roethe, Gjerdalen, Duerr e Manificat. sono loro ad avere impressionato finora, a dispetto di alti pettorali di partenza.
12.52 - Ha perso tanto Di Centa, che ha chiesto forse troppo alla sua condizione in partenza.
12.48 - Gruppo inseguitore, condotto da Legkov e Harvey, a 1:19. Attenzione a Duerr che si sta incollando ai primi alle spalle di Sundby! Stanno rientrando in tanti! Gjerdalen e Gaillard tornano sotto! Bagarre!
12.47 - Rifornimento e secondo stop del cronometro. Siamo ai 12,7 km. Sundby sempre saldamente al comando. 32:03.3 il suo tempo.
12.40 - Sale il vantaggio di Sundby. 1:13 ora.
12.37 - Halfvarsson e Harvey collaborano con i russi. Restano in coda Northug e Jespersen.
12.33 - Bene Gaillard e Manificat! Tour de Ski apertissimo!
12.32 - Trentunesimo Di Centa a 1:57! 15 secondi guadagnati a Sundby! La reazione del vecchio leone!
12.31 - Eccoci ai 6 km. A 1:01 gli inseguitori. Hanno preso il comando delle operazioni i russi. Chernousov e Legkov a fare l'andatura.
12.30 - Halfvarsson e Harvey ripresi. Gruppone alle spalle di Sundby. Rientrati Northug e Legkov, che partiva con oltre un minuto dalla vetta.
12.29 - Terminato il tratto di pista più agevole. Da questo momento si sale. Pendenza non proibitiva, ma costante.
12.26 - Il primo riferimento cronometrico è posto al sesto km. Lì avremo i distacchi ufficiali. Ritmo molto blando alle spalle del norvegese.
12.24 - Avvio strepitoso di Sundby, che porta ad oltre 50 secondi il vantaggio su Halfvarsson!
12.15 - Parte la gara! Sundby spiana la strada al resto del plotone! 35 infiniti chilometri!
12.08 - Meno di dieci minuti al via. Atleti che scaldano i motori. Ultime fasi del riscaldamento.
12.00 - Riserverà sorprese anche la gara maschile? O si assisterà a una cavalcata del n.1 di Coppa? Molto dipenderà dalle condizioni di Northug, difficile che Halfvarsson e Harvey possano fare la gara.
11.50 - Archiviata la gara femminile, è ora tempo di pensare alla disfida maschile. Partenza tra meno di mezzora. Cambia il tracciato, con il via nello splendido scenario di Cortina, cambia la lunghezza del percorso, da 15 a 35 km. Non la tecnica, sempre skating anche per i ragazzi. Inseguimento anche qui. Ad aprire le danze il leader Sundby, attaccato dagli inseguitori, pronti a mordergli le code degli sci.
11.40 - Buona gara per i colori azzurri. Sfruttando ritiri e un buon passo sugli sci, sono risalite Brocard e Agreiter. Soprattutto quest'ultima ha concesso pochissimi secondi alle prime della classe, calcolando il gap con cui ha approcciato la gara. Leggermente sottotono Marina Piller, alla luce della discreta prestazione in classico.
11.30 - Gara strana, per certi versi inattesa. Jacobsen è fortissima a tecnica classica e nelle sprint, non a tecnica libera, sulla carta campo di caccia di Johaug. La biondina norvegese, usufruendo del ritiro di Oestberg, ha scavalcato rapidamente Nyskanen, gettandosi alla caccia della connazionale, ma lungo il tracciato ha rcuperato solo una manciata di secondi. Nel finale ha provato a limare qualcosa, ma al termine poco più di 5 i secondi raggranellati. Domani Therese dovrà difendersi in classico, per lanciare poi l'ultimo assalto sulò Cermis.
11.20 - Terminata quindi la 15 km a tecnica libera femminile, ricostruiamo l'ordine d'arrivo che corrisponde alla classifica generale, a due tappe dal termine. In testa resta Astrid Jacobsen, seconda Johaug, con 38.7 secondi di distacco (a cui sommare 5 secondi di abbuono). Per la vittoria sembra ormai lotta a due. Per il podio Kylloenen dovrà difendersi da Niskanen e soprattutto da Lahteenmaki e Nyvltova. Attenzione anche a Weng, oggi sottotono.
11.11 - Ventiquattresima Brocard, appena davanti a Piller. Trentaduesima Agreiter.
11.10 - Quarta Niskanen che resiste al ritorno di Nyvltova e Lahteenmaki!
11.10 - Terza Kylloenen a 1:12.2!
11.09 - Johaung, seconda, a 38.7!
11.09 - Jacobsen all'arrivo!! 37:30.3!!
11.06 - Da dietro rientrano su Niskanen. Occhio a Nyvltova!
11.05 - Ha cambiato marcia Johaug!! Ritmo infernale ora! Ha già tolto 6 secondi!! Gran finale!!
11.05 - Niskanen staccata dalla connazionale Kylloenen, che ora vede il podio!
11.03 - Intanto Weng e Saarinen riprese dal plotone all'inseguimento. Ora in quinta posizione è salita un'altra finlandese, Lahteenmaki. Sono in cinque, Steira, decima, è staccata e guida un altro folto gruppetto.
11.00 - Brocard ventiquattresima, ottima gara!! Agreiter in recupero! Ha perso pochissimo! Bene l'Italia!!
11.00 - 11.8 km. Jacobsen 28:30.3! Johaug cede altri due, piccoli, ma significativi, secondi!
10.57 - Perde la coppia finlandese, con Niskanen un pò appesantita. Oltre il minuto e venti il distacco.
10.56 - Secondo giro completato! 5 km, poco meno al traguardo!! Attenzione! Joacobsen guadagna!! 40.5 il vantaggio!! Sorpresa a Dobbiaco!
10.53 - Recupero interessante anche di Steira. Partita col pettorale 18, è ora in decima posizione. Al netto di una condizione non ottimale, buona gara.
10.50 - In casa Italia, bene Brocard che è rientrata su Marina Piller.
10.50 - Ai 6.8 km rosicchia qualcosa Johaug. 38.6 i secondi che la dividono dalla vetta. Recupero meno devastante di quel che si poteva pensare. Nuovamente insieme le finlandesi, mentre Saarinen si accoda a Weng.
10.46 - Niskanen a 1:03, Kylloenen concede qualcosa ed è a 1:08.
10.45 - Ecco Jacobsen ai 5.7 km. Terminato il primo giro, ne mancano due per completare la 15 km. Sono 39.8 i secondi di vantaggio sulla connazionale.
10.45 - Scende sotto i 40 secondi il vantaggio di Jacobsen, che prova a difendersi dal ritorno di Johaug.
10.42 - Al primo intermedio Marina Piller, usufruendo di alcune non partenze, è risalita in ventiduesima posizione a oltre tre minuti dalla vetta.
10.40 - Alle spalle delle prime due un duetto finlandese con Kylloenen e Saarinen. Poco più indietro la giovane Weng.
10.34 - Primo riferimento dopo 1.8 km. Jacobsen ha 42 secondi di vantaggio su Therese Johaug che nel frattempo è già risalita in seconda posizione. Terza Niskanen. Non partita Oestberg.
10.30 - Comincia la gara!! Partita Astrid Jacobsen!! E dietro di lei le inseguitrici, a intervalli determinati dai distacchi accumulati nelle prime quattro tappe!!
10.25 - Tutto pronto per la partenza della 15 km femminile. Ultimi secondi di riscaldamento e poi il via. Quale sarà la scelta di Astrid Jacobsen? Attendere il rientro da dietro, impostando un ritmo tranquillo, o provare una gara solitaria?
10.20 - Con la rinucia di Kowalczyk e il ritiro di Bjoergen, il Tour de Ski è nelle mani di Therese Johaug.
10.10 - Riuscirà Petter Northug a domare la tecnica libera e a recuperare lo svantaggio nella generale?
10.00 - Una bella immagine della norvegese Oestberg, vincitrice nella sprint di Lenzerheide.
9.45 - L'uomo più rappresentativo, in casa Italia, è certamente Giorgio Di Centa. Queste le sue parole alla Gds prima della tappa più attesa "Ho costruito la casa nuova e dovevo lasciare la vecchia entro il 31 dicembre. Tutto questo mi ha prosciugato molte energie tra la tappa di Asiago e l'inizio del Tour. Qualcosa dovevo sacrificare e si è visto finora: sono in deficit di condizione, l'unica mia gara discreta è stata la 15 km in classico, so di non essere il miglior Di Centa. Ma è dall'estate che ho delle tribolazioni, compresa l'ernia al disco. Mi resta un mese e mezzo di lavoro per salvare i giochi".
9.30 - Andiamo ad analizzare, a circa un'ora dalla partenza della gara femminile, il percorso che dovranno affrontare uomini e donne quest'oggi. La 15 km a tecnica libera femminile si svolgerà all'interno dell'Arena di Dobbiaco, mentre lo spettacolo riguarderà la Cortina - Dobbiaco maschile. La prova più dura. 35 km, di cui 12 in salita. Una tappa dolomitica senza tregua. Qui nel 2012 ci fu il capolavoro di Dario Cologna, assente in questa edizione, capace di portare a termine un'incredibile cavalcata solitaria. Nel 2013 si arrivò invece in volata e trionfò Northug.
9.15 - Benvenuti alla diretta scritta della quinta tappa del Tour de Ski (10.30). Giornata che vedrà impegnati sia uomini che donne a skating. Cominceranno le ragazze con una 15 km a tecnica libera a inseguimento. Partenza alle ore 10.30. A seguire il gruppo maschile guidato da Sundby. Saranno in questo caso 35 i km da percorrere, con il via alle 12.15. Conteranno i distacchi accumulati nelle prime quattro uscite. Le partenze terranno infatti conto dell'attuale classifica generale del Tour de Ski. Qui su Vavel Italia potrete seguire il live, in tempo reale, di entrambe le gare, che, per forza di cose, cambieranno l'attuale classifica. Stile e distanza privilegeranno i big finora rimasti al coperto.
Il Tour de Ski sbarca, dopo quattro tappe, in Italia. Sarà infatti il bel paese a far da cornice alla fase decisiva. La Cortina – Dobbiaco di quest'oggi ad aprire un trittico completato dalla gara di sabato in Val di Fiemme (Lago di Tesero) e dall'attesissima chiusura domenicale con la terribile scalata del Cermis. Un'ascesa da affrontare a passo d'uomo, con l'acido lattico a farla da padrone. Tornanti che sembrano non terminare mai, fino all'esplosione finale sul traguardo. Conterà non poco aver risparmiato un briciolo di energie per la settima e ultima tappa. Gestire lo sforzo, in vista dell'inferno finale.
É stato senza dubbio il Tour de Ski delle polemiche. Il maltempo ha costretto gli organizzatori a cambiare l'originario tracciato. Favoriti velocisti/e e alfieri della tecnica libera. La seconda tappa infatti, inizialmente in classico, è stata trasformata in una sfida in volata. Una sprint a tecnica libera, stesso format della tappa seguente. Non ha preso bene la scelta la polacca Justyna Kowalczyk, vincitrice di questa gara a tappe già diverse volte. La scelta di non partire di una delle favorite d'obbligo ha scardinato il campo partenti.
La tavola sembrava a questo punto apparecchiata per la più grande fondista di tutti i tempi, Marit Bjoergen. L'esordio sul velluto nel prologo, con immediata vittoria, aveva fatto pensare a un monologo della fuoriclasse scandinava. La sorte si è invece posta ancora una volta tra Marit e il Tour de Ski. Un virus influenzale ha costretto la norvegese al ritiro privando la competizione della regina del fondo. L'imminenza dei giochi olimpici di Sochi ha consigliato di non rischiare. Una leggerezza avrebbe potuto ingigantire un problema all'apparenza superabile, condizionando l'appuntamento a cinque cerchi.
La carovana femminile cerca quindi un nuovo padrone. Favorita d'obbligo è ora Therese Johaug, indomabile biondina norvegese. Ha chiuso al terzo posto la 10 km in classico e appare pronta a salire al proscenio nella Cortina – Dobbiaco. La tecnica libera è la sua casa e nessuna delle connazionali, dalla Weng alla Jacobsen, sembra in grado di tenere il passo.
Situazione intricata anche in campo maschile. Tre tappe, tre vincitori differenti. L'esordio ha premiato il canadese Harvey, mentre nelle due sprint successive hanno trionfato Halfvarsson e Hamilton. I grandi hanno scelto un approccio d'attesa. Northug non è al massimo. Ha gestito con sapienza e nella generale è ora al quarto posto a 37 secondi dal connazionale Sundby, leader del Tour de Ski e leader di Coppa. Nella 35 km a tecnica libera probabile l'attacco del russo Legkov, costretto a recuperare poco più di un minuto. Dopo l'assolo in classico, dovrà invece difendersi il russo Poltoranin.
L'Italia non ha grosse carte da giocare, non resta che ripercorrere le imprese di Federico Pellegrino nella seconda e nella terza tappa. Nella prima delle due sprint l'azzurro ha chiuso al secondo posto, battuto solo dallo svedese Halfvarsson, lanciato da materiali incredibili. Impressione ancor superiore nella seconda gara veloce. Quarto, sfortunato, al traguardo, ma una condotta di gara da grande fondista. L'azzurro ha attaccato, sgranando il gruppo. Fatale la lampadina accesa al momento clou. Il ritiro, prima delle ultime tappe, non ha scalfito il grande Tour del ragazzo di casa Italia.
É proprio Federico Pellegrino a lanciare un pronostico per la vittoria finale del Tour: “Con il russo Legkov in difficoltà e Northug che sta usando il Tour per recuperare il ritardo di forma, io non ho dubbi: vinceranno Sundby e Johaug. Il norvegese ha preso importanti abbuoni e sta facendo il Tour per fare classifica, confermando le qualità mostrate negli anni scorsi. Therese sull'arrampicata del Cermis ha fatto registrare anni fa il settimo tempo degli uomini. Occhio ai russi Belov e Sedov, oltre a Krogh”.
Ma vediamo, prima dell'inizio della diretta della quinta tappa del Tour de Ski, la situazione della classifica generale. In campo maschile, alle spalle del capogruppo Sundby si trova lo svedese Halfvarsson a poco meno di 32 secondi. Sul terzo gradino Harvey, davanti a Northug. Da tenere d'occhio Chernousov, quinto a 43 secondi. Tra le donne, Astrid Jacobsen guida la fila, dopo il secondo posto nella sprint e nella 10 in classico. Dietro di lei la connazionale Oestberg e la finlandese Niskanen. Johaug quarta, in rampa di lancio. Chiude la top five l'esperta Saarinen, non più quella di un tempo.
Poca gloria per l'Italia in classifica. Il miglior azzurro è Giorgio Di Centa, quarantuno anni e una voglia matta di non mollare. Rende a Sundby due minuti e dodici secondi. Quarantasettesimo Noeckler, appena davanti a Pellegrin, la bella notizia della gara in classico. Vuerich e Laurent hanno acceso la speranza di un futuro migliore nelle prove veloci, ma hanno ora abbandonato il Tour. La prima della banda tricolore è Marina Piller, ventisettesima nella 10 km e anche nella generale. Trentasettesima la Brocard, trentottesima la Scardoni.