Marlies Schild ha detto basta. La regina dello slalom speciale appende gli sci al chiodo e dà l'addio a quel circo bianco che l'ha glorificata e resa leggendaria. La fuoriclasse di Admont ha reso oggi note le sue volontà in un'affollata conferenza stampa tenutasi presso la Uniqa Tower di Vienna.
Tanta gloria ma anche tanti infortuni per lei, che fin da giovanissima ha cominciato a frequentare assiduamente tanto i podi quanto le sale operatorie (basti pensare al fatto che a 19 anni aveva subito già cinque interventi alle ginocchia). Marlies saluta la compagnia dopo aver stabilito, nella scorsa stagione, il record assoluto di vittorie fra i pali stretti, 35 contro le 34 della precendete detentrice, ovvero l'elvetica Vreni Schneider. Ciliegina su una ricca torta che ha, fra i suoi ingredienti, 67 podi totali, cinque Coppe del Mondo di specialità, sette medaglie mondiali (di una d'oro vinta a Garmisch nel 2011) e quattro olimpiche.
Ora lo scettro e la scena saranno definitivamente per Mikaela Shiffrin: la diciottenne americana è il presente ed il futuro dello slalom, e forse la donna destinata a riscrivere i record di Marlies. Resta solo un rammarico: non essersi potuti gustare per molto più tempo il duello fra queste due fuoriclasse. Colpa dell'ennesimo infortunio patito dall'austriaca nell'anno dell'esplosione di Mikaelina. Ce le siamo godute, eccome invece, la passata stagione: duelli bellissimi, appassionanti, all'ultimo centesimo. Fino all'epilogo di Sochi, dove la giovane allieva ha definitivamente superato la Maestra. Il cambio della guardia, certificato oggi in maniera definitiva dall'addio alle gare della più grande slalomista di tutti i tempi.