L'allieva che in assenza della Maestra è salita in cattedra e ha bastonato tutte. La Maestra che ritorna dopo l'infortunio per provare a riprendersi l'autorità fra i pali stretti in una sfida generazionale con un peperino che ha quindici anni in meno di lei e il piglio della veterana. La classe sopraffina di una sciatrice capace di firmare 33 successi in carriera, contro quella irriverente e sbarazzina che l'anno scorso ha fatto piazza pulita prendendosi quattro vittorie, il Mondiale e la Coppa di specialità. Tanta roba, soprattutto se sei una debuttante nel Circus delle grandi. Tutto questo e molto altro è il duello che andrà in scena domani sulle nevi lapponi di Levi. Protagoniste Marlies Schild e Mikaela Shiffrin.
Un duello molto atteso, che l'anno scorso era mancato causa infortunio della Schild. Ma adesso che l'austriaca si è lasciata alle spalle l'infortunio la ginocchio, la tavola è finalmente imbandita e si può assistere allo show. Certo, a Marlies manca il ritmo gara, ma il suo ritorno è una vera gioia per gli appassionati: "Senza di lei, il campo gara non è completo" ripeteva sempre Mikaela, che per Marlies nutre grande rispetto e grande stima, fino ad eleggerla come fonte di ispirazione delle sue imprese sciistiche. Rispetto e stima, vero, ma non certo timore reverenziale. Un concetto assente sul vocabolario della Shiffrin, che l'anno scorso ha messo in riga le avversarie con facilità imbarazzante, griffando autentiche gare capolavoro, su tutte quella finale di Lenzerheide dove rifilò un secondo e mezzo a Tina Maze prendendosi gara, Coppa di specialità e una buona fetta di futuro. Perchè questa ragazzina dal vizino simpatico e furbetto ha fatto incetta di complimenti da parte di addetti ai lavori e semplici appassionati di sci, che in breve tempo l'hanno eletta loro beniamina. Inoltre sta cominciando ad affacciarsi pericolosamente fra le prime dieci anche in gigante, se farà gli stessi rapidi progressi che ha fatto in slalom, per le avversarie si prevedono tempi duri
Ora però si dovrà parare la sua nobilitate: le avversarie la conoscono e avrà gli occhi di tutti puntati addosso. Se, malgrado questo continuerà ad affermarsi sui livelli dell'anno scorso, avremo allora la certezza scientifica di trovarci di fronte a un vero fenomeno. Idea che peraltro è già ben avviata, anche senza evidenze scientifiche...
Quanto a Marlies Schild, la lunga assenza le impedirà di partire fra le prime sette, ma sarà comunque nel gruppo delle prime quindici. Difficile che possa eguagliare già a Levi il primato di vittorie di Vreni Schneider (34 contro le 33 dell'austriaca), gli stessi tecnici austriaci han messo le mani avanti auspicando per lei un piazzamento fra le prime dieci come miglior risultato.
Aldilà dello scontro generazionale fra Shiffrin e Schild, la corsa finlandese offre altri spunti interessanti: in primis la voglia di riscatto di Tina Maze, uscita sconfitta e pesantemente dal gigante di Solden. Troppo brutta per essere vera sul Rettenbach, la campionessa slovena ha fretta di di dimostrare che la Cannibale della scorsa stagione non ha esaurito la sua fame di vittorie.
C'è poi il Wunderteam austriaco, cha naturalmente non è solo Marlies Schild: Kathrin Zettel, Mikaela Kirchgasser, Nicole Hosp la piccola di casa Schild, Bernadette, sono le altre carte su cui punta la nazionale austriaca
La Finlandia riabbraccia Tanja Poutiainen, che rientra alle gare dopo l'infortunio patito la scorsa stagione. In casa Svizzera, assente Lara Gut già volata in America per preparare le gare di Beaver Creek e Lake Louise, torna dopo l'infortunio il talentino Wendy Holdener, 19 anni, che ha recuperato a tempo di record dalla frattura del braccio rimediata in estate durante una vacanza in Italia.
A proposito di rientri, dita incrociate per Susanne Riesch: la sorella di Maria, reduce da due anni di stretta frequentazione con la scalogna che le hanno impedito di scendere in pista, l'altro giorno ha rimediato una nuova, brutta caduta. Gli accertamenti medici hanno escluso problemi seri ai legamenti, la speranza è quindi di vederla al cancelletto di partenza domani. Ci sarà di sicuro la sorellona Maria, così come la rientrante Lena Duerr.
In casa Italia, fuori ancora Irene Curtoni, si punterà sull'esperienza di Chiara Costazza e Manuela Moelgg. Con loro le giovani Sarah Pardeller, Marta Benzoni, Sabrina Fanchini e Michela Azzola. Quest'ultima gareggerà malgrado un infortunio al dito patito prima della trasferta in Sud America e che ancora le crea qualche problema.