Thomas Fabbiano e Luca Vanni, cartoline azzurre a Melbourne. La margherita italiana fiorisce nella notte, due petali di qualità ad arricchire la presenza tricolore nel primo Slam di stagione. Le qualificazioni offrono un appiglio al tennis nostrano, con due giocatori di carattere, tenaci, in grado di conquistarsi la prestigiosa ribalta. Fabbiano batte in due parziali il brasiliano Andre Ghem, mentre per Vanni è consueta maratona di rincorsa, con urlo finale a spegnere le velleità di Satral, fatale, al primo turno, a Giannessi.

La partita di Vanni è ripida fin dalle prime battute, perché ad un evidente predominio di campo non si accompagna un allungo in termini di punteggio. Vanni non riesce a concretizzare le diverse possibilità che si conquista con sudore e fatica e capitola poi, come naturale, alla prima occasione. Un break risulta decisivo e spinge Satral sopra 64. Qui emerge l'indomito spirito di Vanni, straordinario nel suo martellante incedere, a viso aperto di fronte alle difficoltà. Chiude, nel secondo, la porta e trova finalmente un varco. 64, questa volta di stampo italiano. Nel terzo, una sensazione di forza che si dipana per il rettangolo di gioco, Vanni ha le chiavi dell'incontro, è semplicemente questione di tempo. Ingiocabile al servizio, firma la rottura che illumina il cammino, che apre le porte del tabellone principale. 

Ad accompagnare Vanni, Thomas Fabbiano - testa di serie n.31 del percorso di qualificazione - perfetto nel respingere un Ghem comunque temibile. Nel set d'avvio, due break certificano il predominio azzurro, con Fabbiano che, 6 giochi a 4, mette a referto il primo punto. Permane maggior equilibrio nel secondo, il servizio non gioca ruolo primario, si raggiunge così il prolungamento, dove il braccio italiano è solido. Fabbiano vola via, 7-4. Squarci d'azzurro. 

Vanni - Satral 46 64 64

Fabbiano - Ghem 64 76(4)