Di nuovo con sofferenza ma questa volta per la Lazio arriva la vittoria pesante sul campo della Fiorentina: il posticipo della nona giornata di A regala la vittoria per 2-1 ai biancocelesti che sbancano il Franchi di Firenze grazie al gol all'89' del solito Ciro Immobile, sempre più capocannoniere con dieci gol all'attivo. La Viola si piega solo nel finale ai ragazzi di Inzaghi che giocano meglio nel primo tempo, la sbloccano con una bella giocata di Correa ma poi si fanno subito riprendere dal sinistro preciso di Chiesa, fissando il risultato sull'1-1 che resta bloccato praticamente fino all'ultimo respiro, finché Immobile di testa non regala i tre punti ai suoi che mancavano ormai da un mese in A (4-0 al Genoa lo scorso 29 settembre). Nel finale c'è anche l'errore dal dischetto di Caicedo. Per la Fiorentina passo falso che arriva dopo sei risultati utili consecutivi, vedendosi così staccari in classifica proprio dalla Lazio che va a 15 punti.

Le formazioni

Schieramento a specchio per Montella e Inzaghi che optano entrambi per il 3-5-2. Nella Viola giocano l’ex Caceres come centrale di sinistra, e l’ex Badelj davanti alla difesa, con Lirola largo a destra e la coppia d’attacco composta da Chiesa e Ribery che non danno riferimenti alla retroguardia della Lazio. Nei biancocelesti c’è Patric nei tre dietro, panchina per Parolo che lascia spazio a Luis Alberto a centrocampo insieme a Milinkovic e Lucas Leiva, mentre davanti ci sono Immobile e Correa.

La partita

I primi venticinque minuti di partita della Lazio sono semplicemente devastanti. Il dominio del campo e del gioco e totalmente a favore dei biancocelesti che impongono il loro ritmo, il loro possesso e mettono in difficoltà la Fiorentina che riesci a farsi vedere nella prima fase di partita solo con due colpi di testa, uno di Pezzella e uno di Caceres ed entrambi a lato. La forza dei ragazzi di Inzaghi sta tutta nelle accelerazioni fulminee che di punto in bianco lasciano sul posto la Viola, come al 13’ quando Lazzari vola via sulla destra, entra in area di rigore e viene abbattuto in maniera evidente ma per Guida non c’è niente. Accelerazioni non soltanto di gamba ma anche di pensiero che portano al 19’ Immobile al gol, annullato per un fuorigioco che cancella non solo il gol del diciassette ma anche il favoloso assist di tacco di Luis Alberto. Tutti segnali che al 23’ si trasformano in gol, solo dopo la review di Piccinini che assegna la rete inizialmente annullata per fuorigioco che non c’è: Immobile con un filtrante al bacio mette Correa davanti a Dragowski che si fa ubriacare, viene messo a sedere e il Tucu a porta vuota fa 0-1.

Il vantaggio accende l’entusiasmo degli aquilotti che cercano il colpo del KO subito dopo e di nuovo con Correa che dà il via all’azione che però non conclude da dentro l’area piccola perché Dragowski ci mette i piedi. Il popolo del Franchi però, ancora stordito dal vantaggio biancoceleste, rinasce al 27’ quando finalmente si accende Ribery che riporta il sorriso sul viso dei tifosi viola: la qualità del francese attira su di sé tre uomini e dal lato corto dell’area serve al centro un pallone al bacio per il sinistro di Chiesa che gira di prima sul primo palo senza lasciare scampo per Strakosha e fa 1-1. Un pareggio arrivato nel miglior momento della Lazio a cui taglia effettivamente le gambe: la fase finale del primo tempo diventa più combattuta in mezzo al campo, più spezzettata dai falli e segnata principalmente dalla sostituzione per un problema muscolare di Caceres, che lascia anticipatamente il campo.

Nel secondo tempo la partita è leggermente meno viva rispetto alla prima frazione, la Lazio cala un po’ soprattutto a causa delle fatiche cumulate anche nella sfida di Europa League e, infatti, è la Fiorentina ad avere più spinta e a portare i maggiori pericoli dalle parti di Strakosha: per due volte sono decisivi i ripiegamenti sul secondo palo per anticipare i tap-in rispettivamente di Lirola e dell’ex Badelj che vengono chiusi a pochissimi passi dalla porta. Montella per cercare più freschezza inserisce ad un quarto d’ora dalla fine Kevin-Prince Boateng, togliendo Ribery che si arrabbia parecchio per la sostituzione: l’ex Milan è però praticamente nullo là davanti e si ritrova spesso nella morsa della difesa a tre di Inzaghi, raramente in difficoltà quest’oggi.

Chi invece entra e riesce a lasciare il segno è Jordan Lukaku, molto timido sulla sua fascia di competenza ma devastante in occasione dell’uniche due discese della partita: all’89 il belga arriva a grandi falcate sul fondo e di prima mette un cross al bacio sulla testa di Ciro Immobile che alla prima palla buona della serata la mette di testa alle spalle di Dragowski per l’1-2 Lazio. La Viola si riversa quindi all’attacco, lascia spazio alla Lazio per le ripartenze che al 95’ portano di nuovo Lukaku sul lato corto dell’area di rigore, servizio a rimorchio per Luis Alberto che calcia di prima ma viene stoppato praticamente sulla linea da Ranieri con una mano: doppio giallo per il classe ’99, rigore che batte Caicedo ma Dragowski para sulla sua sinistra. Ma a disposizione della Fiorentina c’è troppo poco tempo per provare a riprenderla: la Lazio vince 1-2.

Il tabellino

3-5-2 | Dragowski; Milenkovic, Pezzella, Caceres (Ranieri, min. 39); Lirola (Sottil, min. 61), Pulgar, Badelj, Castrovilli, Dalbert; Chiesa, Ribery (Boateng, min. 75). All. Montella

3-5-2 | Strakosha; Patric, Acerbi, Radu; Lazzari, Milinkovic-Savic (Parolo, min. 54), Leiva, Luis Alberto, Lulic (J. Lukaku, min. 61); Correa (Caicedo, min. 79), Immobile. All. Inzaghi

0-1, min. 23, Correa. 1-1, min. 27, Chiesa. 1-2, min. 89, Immobile.

Arbitro Marco Guida. Ammoniti Ranieri (min. 41), Luis Alberto (min. 43), Lulic (min. 45+1), Castrovilli (min. 68), Pulgar (min. 73), Pezzella (min. 90+2), Parolo (min. 90+4). Espulso Ranieri (min. 90+5).

Match valido per la nona giornata di Serie A.

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