Ci si aspettava spettacolo ed emozioni al San Paolo e così è stato: il posticipo della 26^ di Serie A lo porta a casa la Juventus 1-2, volando a +16 sul Napoli e mettendo ormai le mani sullo scudetto. Le firme sul tabellino le mettono nel primo tempo Pjanic e Emre Can che pungono due volte i partenopei frastornati dall'espulsione di Meret, ma nella ripresa la tendenza cambia completamente ed è il Napoli che domina dopo il rosso a Pjanic che riporta una situazione di parità numerica: i ragazzi di Ancelotti accorciano con Callejon ma sprecano la chance dal dischetto con Insigne che calcia sul palo. Come detto la Juve vola sempre più in alto in campionato toccando quota 72, con il Napoli che resta a 56 con otto punti di vantaggio sul Milan e nove sull'Inter.

LE FORMAZIONI

Per quanto riguarda il discorso formazioni, Ancelotti punta sempre sul 4-4-2 con Hysaj che vince il ballottaggio a sinistra nei confronti Ghoulam che parte dalla panchina, con il centrocampo ormai diventato titolare e con l'attacco composto dalla coppia Insigne-Milik e non Callejon al quale è stato favorito l'attaccante polacco. Nella Juve l'assenza principale dal primo minuto è quella di Dybala: Allegri sceglie il miglior undici possibile, lasciando fuori la Joya per far spazio a Bernardeschi che compone l'attacco insieme a Mandzukic e Ronaldo. In difesa c'è Cancelo sulla fascia destra.

LA PARTITA

Nei primi minuti di partita la Juve cerca di costruire azioni manovrate ma trova davanti un buon Napoli che si chiude bene ma in fase offensiva fatica a rendersi pericoloso causa pressing alto dei bianconeri che costringe i portatori di palla di Ancelotti a verticalizzare velocemente e alla cieca, regalando il pallone agli avversari. La prima occasione della partita arriva all'11' ed è del Napoli che sfrutta un'imprecisione di Bonucci ma Zielinski a giro non trova la porta dopo il tocco sbagliato dell'ex Milan. Se l'errore di Bonucci non porta a ripercussioni, quello di Malcuit al 25' costa la partita a Meret. Il francese sbaglia il retropassaggio per il portiere che esce in scivolata su Ronaldo: fallo, rosso e punizione che viene realizzata spettacolarmente da Pjanic che buca subito il neo entrato Ospina al 28'. Il gol scuote il Napoli che ha subito la reazione con una gran verticalizzazione per Zielinski che incrocia di sinistro ma trova il palo a negargli il pari immediato. Senza Milik, uscito per far spazio ad Ospina, e con il solo Insigne il Napoli cerca le giocate veloci per far male alla Juve che inizialmente allenta la presa, poi torna a graffiare al 39': Emre Can sfrutta la dormita in area di rigore dei centrali del Napoli e fa 0-2 di testa su cross di Bernardeschi.

Avvio di secondo tempo che porta con sé subito un colpo di scena: al 47' ingenuità di Pjanic che già ammonito colpisce il pallone con la mano in mezzo al campo e viene espulso per doppio giallo, tornando quindi in parità numerica. In dieci contro dieci il Napoli inizia a fare maggiormente la partita, grazie anche all'ingresso di Mertens che porta i partenopei ad essere più offensivi e al 61' arriva il gol che riapre la partita: la giocata è quella del gioco di Sarri, con Insigne che pesca il taglio di Callejon che da due passi non sbaglia e insacca l'1-2. Il gol dello spagnolo dà nuova linfa al San Paolo e ai ragazzi di Ancelotti che a ridosso della metà della seconda frazione sfiora due volte il pari con Zielinski che trova due ottime risposte da parte di Szczesny. La Juve resta schiacciata nella propria area di rigore e all'83' la spinta del Napoli porta i suoi frutti. Su un pallone rigiocato dentro da Fabian Ruiz c'è il tocco di mano di Alex Sandro: Rocchi dopo l'on-field review concede il rigore che però Insigne calcia sul palo, con Szczesny che aveva battezzato l'angolo giusto. Dopo l'errore dal dischetto non ci sono più emozioni: in un clima concitato e pieno di ammonizioni finisce 1-2 al San Paolo.