Ribalta completamente le aspettative l'Udinese, mettendo in campo una prestazione solida e molto propositiva, il contrario di quanto visto con Frosinone e SPAL. Il Cagliari viene rinchiuso nella propria metà campo, Pussetto e Behrami regalano una gioia ai friulani che mancava da un mese e mezzo. Finisce 2-0.

Udinese (3-5-2): Musso; Opoku, Ekong, Nuytinck; Stryger, Fofana, Behrami (C), Mandragora, D'Alessandro; Pussetto, Lasagna. All. Nicola

Cagliari (4-3-1-2): Cragno; Srna, Pisacane, Ceppitelli (C), Romagna; Ionita, Bradaric, Barella; Joao Pedro; Farias, Cerri. All. Maran

PRIMO TEMPO

L'Udinese sa l'importanza della sfida e che prestazioni come quella contro SPAL e Frosinone saranno difficilmente digerite dai tifosi, la partenza dei bianconeri è quindi un po' più briosa del solito, con il Cagliari che fatica a macinare gioco. La prima vera palla gol al 16', con Stryger Larsen che sulla destra ha spazio in area e calcia sul primo palo, ma trova la risposta di Cragno in tuffo. Nella continuazione dell'azione, palla alta interessante per Pussetto che però manca l'impatto giusto con il pallone. I padroni di casa continuano a spingere. Grande progressione di Larsen sulla destra, che salta con un tunnel un avversario e mette in mezzo, ma Fofana per controllare il pallone spreca un'ottima chance.

Risponde il Cagliari, un po' tramortito dall'inizio bianconero. Su calcio piazzato viene pescato Cerri, che svetta di testa e costringe Musso al tuffo per mettere la palla in corner. Le zebrette non si lasciano intomorire e riprendono le redini del match, gran palla in area per Fofana che prova il pazzato, ma viene rimpallato. Stryger Larsen è in palla e serve l'ennesimo pallone interessante della partita, Pussetto la stoppa di petto e si porta avanti al suo avversario quel tanto che basta per arrivare a calciare, il suo diagonale batte Cragno (1-0). Batte il ferro finchè è caldo l'Udinese. Cambio gioco per Fofana, che arriva al tiro al limite dell'area, ma la botta finisce a fil di palo. Rispondono i sardi, che si affidano però molto agli spunti individuali. Buona percussione di Joao Pedro, che arriva fin dentro l'area e riesce a calciare nonostante la marcatura, mandando il pallone di poco lontano dai pali difesi da Musso. Il primo tempo lo chiude D'Alessandro con un grande scatto condito da tiro a giro, che termina però sempre fuori. Duplice fischio sull'1-0.

SECONDO TEMPO

Pronti via e la ripresa regala subito emozioni. Pussetto ruba palla a un difensore e si invola verso la porta. Ceppitelli lo abbatte, ma Lasagna arriva da dietro e la insacca. L'arbitro aveva però già fischiato al momento del contatto Ceppitelli-Pussetto. Il gol quindi non viene assegnato, ma viene sventolato il rosso al difensore. Cagliari quindi che resta sotto di un solo gol, ma con un uomo in meno. L'Udinese continua a spingere per chiudere la partita. Corner, la palla attraversa tutto lo specchio della porta e finisce a Opoku, che però non se l'aspetta e mette il piede troppo tardi, mandando la palla a fil di palo. I bianconeri però hanno un altro passo e quando spingono il Cagliari non riesce a contenere. Palla a Pussetto, che la controlla perfettamente spalle alla porta e la scarica a Behrami fuori area, lo svizzero la piazza e batte Cragno (2-0).

Continua la foga delle zebrette. Assist a Lasagna, che viene abbattuto in area. È calcio di rigore. KL15 conferma il suo momento opaco però calciando sì angolato, ma debolmente, con Cragno che indovina l'angolo e la para. Gli uomini di Nicola comunque il loro scopo lo hanno raggiunto e cercano di addormentare la partita, tenendosi comunque nella trequarti avversaria. Stryger Larsen, per completare la grande partita giocata, cerca per una volta gloria personale, ma il suo tiro a giro viene bloccato dall'estremo difensore cagliaritano. Sembra andare tutto bene, poi però Mandragora macchia la sua prestazione con un intervento col piede a martello abbastanza inutile e che gli costa il rosso diretto. La sfida scivola via senza altri squilli, con i rossoblù che non riescono a rispondere. L'ultimo acuto è di Fofana, che da fuori cotringe Cragno a un ulteriore sforzo per evitare un'altra capitolazione. Finisce dunque 2-0.

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