Ivan Juric crede nei suoi ragazzi. Intervenuto in conferenza stampa, il tecnico croato ha confermato l'ottimo lavoro del Genoa prima e dopo la sfida contro il Milan. Una base da cui ripartire per affrontare l'altra milanese, l'Inter, prossima avversaria dei rossoblu: "No, non c’è tempo per rilassarci. Cerchiamo di far lavorare chi non ha giocato, abbiamo fatto recuperare chi invece ha giocato. Il nostro non è un ritiro, lo abbiamo fatto semplicemente per non restare sempre in viaggio. Sapevamo di avere un calendario difficile, soprattutto fuori casa. Abbiamo giocato soltanto due giorni fa e i giocatori non abituati lo pagano. Abbiamo più problematiche rispetto alle grandi squadre, qualche cambio ci sarà ma vediamo oggi".
Dopo aver lodato l'Inter, sottolineando soprattutto la rosa forte e la prova di forza nel derby, Juric ha poi parlato delle possibili scelte di formazione. Il tecnico ha fatto intendere di non voler dissociarsi dal 3-5-2, schierando ancora una volta Radu in porta. Davanti a lui, Biraschi, Romero e Zukanovic i centrali, con quest'ultimo insidiato però da Gunter. Torna Sandro in mediana, affiancato da Romulo ed uno tra Bessa ed Hiljemark. In attacco sono certi del posto Kouamé e Piatek, anche se quest'ultimo potrebbe incredibilmente osservare un turno di riposo. Juric non lo ha escluso in conferenza, le possibilità sono comunque minime. Pereira e Lazovic, infine gli esterni.
Mentre la rosa lavora sul campo, la dirigenza rossoblu sonda il mercato proprio per cercare un nuovo esterno mancino. Con Criscito che ha dichiaratamente fatto capire di non voler più giocare da fluidificante sinistro, Preziosi ed il suo staff si è ritrovato costretto a cercarne un altro. Uno dei nomi caldi, secondo quanto detto da Il Secolo XIX, è quello di Jordan Lukaku, in uscita dalla Lazio visto il suo scarso utilizzo. Piace molto anche Lazaar, vecchia conoscenza del nostro calcio ed attualmente in forza al Newcastle. Il sogno si chiama però Antonio Barreca, che con il Torino ha fatto vedere belle cose. Attualmente al Monaco, l'esterno difficilmente lascerà però il Principato.