Cambia la categoria, cambiano le avversarie ma non cambia l'Empoli. Avevamo lasciato la squadra toscana dominare in serie B da quando Andreazzoli subentrò a Vivarini e con il tecnico di Massa gli azzurri non hanno mai perso totalizzando 25 risultati utili di fila, mostrando un calcio spumeggiante che ha ricordato molto quello di Sarri.
Per questo c'era grande curiosità prima dell'esordio in serie A contro il Cagliari. La netta sconfitta in Coppa Italia contro il Cittadella ha messo a nudo le difficoltà dell'Empoli se gioca sottotono senza la giusta mentalità. Ma è stato probabilmente un segnale positivo che ha acceso ancor di più i ragazzi terribili di Andreazzoli chiamati alla dimostrazione pratica di poter stare e giocare bene in serie A.
Di certo il Cagliari non ha giocato la sua miglior partita mostrando le solite difficoltà difensive e in trasferta, ma l'Empoli fin dall'inizio ha acceso il motore ed è andato al doppio della velocità del Cagliari. Davvero incredibile la differenza tra le due squadre soprattutto nel primo tempo dove gli azzurri hanno creato diverse azioni pericolose. La partita finisce meritatamente 2-0 per l'Empoli che solo nell'ultimo terzo del match soffre leggermente gli attacchi sardi.
Anche i gol sono frutto di azioni viste già in passato. Zajc (trequartista classe '94 di cui sentiremo sicuramente parlare) serve prima Krunic che sfrutta la deviazione del difensore per poi battere indisturbato Cragno, successivamente con un delizioso tocco in profondità illumina la strada a Caputo che di potenza trafigge il portiere ospite. La curiosità è che il primo gol azzurro è stato praticamente confezionato dal ds del Cagliari, nonchè grande ex Empoli, Marcello Carli che ha portato Zajc e Krunic in toscana quando era direttore sportivo degli azzurri.
Al di là dei giocatori offensivi, ci sono anche altri calciatori che hanno disputato una buona partita. I neo acquisti Silvestre, Antonelli e Acquah hanno subito messo a disposizione esperienza, carisma e solidità importanti in una squadra così giovane e talentuosa. Rasmussen e Di Lorenzo hanno sorpreso per la loro personalità e nota finale va a Terracciano, prima secondo e poi terzo portiere l'anno scorso a Empoli e ora titolare in serie A, che nel finale ha coronato la prestazione con il Cagliari con una grande parata sulla punizione battuta da Lykogiannis.
Un Empoli che vince e stupisce in attesa di altri protagonisti mancanti come Maietta, Ucan e La Gumina. La vittoria contro il Cagliari è un segnale importante che spiega come l'Empoli possa divertirsi anche in un campionato come quello di serie A. Occorrerà però tenere i piedi ben saldi per terra e la prossima sfida al Marassi contro il solido Genoa di Ballardini sarà un altro bel banco di prova per la truppa azzurra.