Genoa e SPAL si dividono la posta nella trentesima giornata di questo campionato di Serie A. Risultato giusto per quanto visto in campo, con un Grifone capace di trasformare solo uno dei due penalty regalati dagli emiliani in una prima mezz'ora al limite del disastroso, per poi non sfruttare nemmeno al massimo la conseguente superiorità numerica. Sono stati abili invece i ragazzi in trasferta a limitare i danni e poi recuperare il risultato con un gran contropiede. Di seguito la cronaca del match, che porta un buon punto ai ferraresi.
Per quanto riguarda le formazioni iniziali, Davide Ballardini sceglie un 3-5-2. Davanti al solito Perin spazio a Biraschi, Spolli e Zukanovic, con Lazovic e Laxalt a muoversi da tornanti. Rigoni, Bertolacci ed Hiljemark stanno in mediana, mentre Pandev supporta Lapadula in attacco. La risposta di Leonardo Semplici è schierata con un modulo speculare e vede Meret fra i pali. I centrali sono Cionek, Vicari e Felipe, mentre sulla linea mediana agiscono Lazzari, Everton Luiz, Schiattarella, Grassi e Costa. Paloschi fa coppia con Antenucci nel reparto offensivo.
L'immediato avvio di gara dei ferraresi è di buona personalità e li vede anche cercare qualche iniziativa. Un primo episodio sterza però immediatamente, grazie ad un efficace pressing, in favore del Grifone: Meret cerca di superare Bertolacci con un dribbling, ma finisce per stendere l'avversario e concedere dunque un calcio di rigore. La VAR dà ragione a Giacomelli, ma dal dischetto la conclusione di Lapadula viene disinnescata proprio dal portiere avversario, quando siamo soltanto al quarto di gioco. I ferraresi si sono salvati e dunque tornano a tessere la propria tela di passaggi, trovando anche una serie di azioni interessanti, fra cui la più rilevante porta ad un tiro di Antenucci bloccato da Perin.
Sarà però fatale un'altra ingenuità alla squadra ospite. Felipe perde un pallone in zona velenosissima e Lapadula stavolta è lanciato a rete, riuscendo anche a saltare Meret prima di essere fermato da una spinta di Vicari proprio sulla linea. Sembra che il gioco prosegua dopo questa grande chance, ma stavolta la VAR interviene per segnalare un tocco di mano del difensore biancazzurro: di conseguenza c'è un altro calcio di rigore ed il cartellino rosso per l'italiano. Stavolta Gianluca Lapadula spiazza Meret e consegna il vantaggio ai suoi esattamente al trentesimo minuto: il successivo quarto d'ora è chiaramente favorevole ai rossoblù, che però con le loro iniziative non riescono a scalfire il blocco ben più compatto degli avversari, schieratisi con un abbottonato 4-3-2.
Nella ripresa l'atteggiamento dei liguri è comunque un po' compassato, con il giropalla che perde via via efficacia ed un'esposizione alle ripartenze della controparte che si fa piuttosto pressante, grazie anche ad una nuova organizzazione data da Semplici all'intervallo. Ballardini prova a rispondere dando una scossa ai suoi con l'ingresso di Taarabt, ma poco dopo arriva l'1-1. All'ora di gioco c'è un altro recupero palla, stavolta di Everton Luiz, e Schiattarella imbuca immediatamente per Manuel Lazzari, il quale a tu-per-tu con Perin pesca l'angolo lontano ed insacca con un bacino al palo. Una grande transizione in campo aperto, ed ovviamente adesso la fazione in superiorità numerica è costretta a spingere sull'acceleratore.
Ed effettivamente ciò avviene, ma oltre ad una serie di corner quanto prodotto dai calciatori locali è effettivamente troppo poco. La partita s'innervosisce e cala un po' sotto l'aspetto tecnico, che era pure stato buono fino al finale. In contropiede, complice un preventivabile calo atletico, i romagnoli producono molto meno e s'inizia a giocare praticamente ad una sola metà campo, ma senza che arrivino grosse occasione: il neo-entrato Pepito Rossi viene fermato sul più bello da Cionek dopo un bel passaggio di Rigoni, così come l'ultimo arrivato Iuri Medeiros si rende pericoloso con un tiro a giro di sinistro all'85esimo, largo di pochissimo. È l'ultimo lampo: il match termina sull'1-1.