La giornata di A si chiude in Liguria. Il Genoa attende nel rettangolo di casa l'Atalanta. Partita posticipata di 24 ore causa maltempo, fischio d'inizio in programma alle 19, direzione affidata a Doveri. Pronostico incerto, perché il Genoa è in salute, rinvigorito dalla cura Ballardini. Sette punti nelle ultime tre uscite, vitali affermazioni con Crotone e Verona, nel mezzo il pari interno con la Roma. Discorso diverso per l'Atalanta - sette punti di margine in classifica sui rossoblu - costretta a giocare su più tavoli. Eccelso il cammino europeo, approdo ai sedicesimi da prima del girone, davanti al Lione, ma alterna in campionato. Urna beffarda, il Dortmund sulla strada della Dea, prima occorre però risalire la china in campionato, ritrovare brillantezza anche in suolo nazionale. Dopo il pari con il Torino, Gasperini punta al bottino pieno in casa del Genoa, prima di due fermate d'élite con Lazio e Milan. 

Ballardini non ha alcun problema di formazione. Diverse conferme, a partire dal modulo. 3-5-2, con due punte - Pandev e Taarabt - in grado di partecipare alla manovra, di abbassarsi e fornire aiuto prezioso in fase di non possesso come di sviluppo. Gli esterni sono Rosi e Laxalt, Veloso è il direttore d'orchestra. Le mezzali sono Bertolacci e Rigoni, uomini di corsa e inserimento. Spolli è il perno centrale della difesa a tre, ultimata da Izzo e Zukanovic. In porta Perin. Varie carte da sfoggiare a partita in corso: Lapadula, per dare maggior peso al comparto d'attacco, Omeonga, per aumentare il tasso di imprevedibilità. A rischio squalifica tre elementi: Rossettini, Taarabt e Veloso. 

3-4-1-2 per Gasperini, Cristante alza il suo raggio d'azione e prende la trequarti, a ridosso di Gomez e Petagna. Ilicic recupera ma parte dalla panchina, probabile utilizzo nei secondi 45. A sinistra gioca Spinazzola, con Hateboer sul versante opposto, Freuler affianca De Roon nel mezzo. Dietro, Masiello, Caldara e Toloi. L'escluso è Palomino.