Andrea Rispoli torna a parlare, e lo fa a calciomercato concluso, com'è giusto che sia. Il terzino destro del Palermo, uno dei pochi ad aver concluso con dignità la stagione conclusasi con la retrocessione della formazione rosanero in serie B, era stato uno dei giocatori finiti con maggiore forza al centro di trattative e di rumors che lo volevano ormai lontano dalla Sicilia. Fino all'ultimo giorno sembrava che potesse concretizzarsi la partenza dello scattante laterale campano, che alla fine è rimasto per volontà soprattutto del patron Maurizio Zamparini. Una situazione sulla quale ha posto l'accento lo stesso Rispoli, oggi protagonista in conferenza stampa a Boccadifalco: "Questa ferita della retrocessione si sta rimarginando, sono convinto di poter tornare protagonista e di poter dare un segnale importante questo anno. Zamparini ha fatto di tutto per trattenermi, posso solo ringraziarlo, anche di fronte ad un offerta importante del Torino".
Alla fine, allo scoccare delle ore 23 di giovedì scorso, Rispoli è rimasto un giocatore del Palermo. Senza rancore, senza rimorsi per un trasferimento che poteva concretizzarsi e che alla fine è rimasto solo un frutto di rumors e trattative non concluse. Ora per il terzino destro c'è solo l'obiettivo di fare bene almeno fino a gennaio, partendo da un'esperienza fatta in carriera che certamente tornerà utile, oltre che al giocatore nello specifico, anche alla squadra di mister Bruno Tedino: "Dopo la retrocessione tante piccole crepe sono normali - ha dichiarato Rispoli in conferenza stampa - . Si rimarginano con la voglia di lavorare. Magari i nuovi acquisti non conoscono il campionato, ma sono buoni giocatori. A Brescia anche senza i nazionali, i giocatori si sono espressi bene. Tedino è stato bravo a sopperire alle difficoltà: se l’è cavata molto bene. Sono felice di essere rimasto a Palermo e darò tutto me stesso. So cosa significa la Serie B so quanto è lunga: bisogna stare tranquilli ed essere consapevoli di avere una rosa lunga e competitiva".
Inevitabile provare a chiedere a Rispoli se ha già pensato a cosa fare a gennaio, quando il mercato sarà nuovamente aperto per la finestra di riparazione. Appare difficile immaginare una prospettiva in cui non ci saranno club intenzionati a portarlo via da Palermo, specialmente se il suo rendimento seguirà la falsariga di quanto di buono si è visto nella scorsa annata, ma per il momento il numero 3 rosanero vuole solo pensare a rilanciarsi: "Il Palermo mi ha chiesto di ripartire con me. Sono rimasto qui con orgoglio, orgoglioso della fiducia che il Palermo mi ha dato. L’offerta del Torino fa piacere, ma lo stesso vale per il Palermo e per la sua intenzione di tornare in Serie A. Il futuro si vedrà, io penso soltanto all’obiettivo e a domani, con professionalità e senza rimpianti. Quella contro l'Empoli è una partita che è già importante, fra squadre blasonate. Sarà un match equilibrato e deciso da piccoli dettagli. A prescindere dalle scelte delmister farò il massimo".
La chiosa della conferenza stampa di Andrea Rispoli riguarda quelle che sono le due figure più importanti di casa Palermo. In primis il presidente Maurizio Zamparini, che ha voluto fortemente la permanenza del difensore e vorrebbe proseguire il rapporto tra il giocatore e il sodalizio di viale del Fante: "Il presidente ha fatto il suo dovere quest'estate, ha tenuto lo zoccolo duro dei giocatori che possono fare bene. C’è questa consapevolezza, ovviamente tra il dire ed il fare". E poi c'è Bruno Tedino, l'uomo chiamato a dare un'identità di gruppo e soprattutto una fluidità di gioco che renda mortiferi i tanti talenti presenti nella rosa del Palermo nella stagione che non può non portare all'immediato ritorno in serie A: "Tedino è una persona che capisce le dinamiche interne: sapeva le situazioni ho con lui un ottimo rapporto. Riparto con grande voglia di dimostrare quello che ho sempre fatto e ripagare la stima dei tifosi, che mi danno sempre grande affetto".