L'inaspettato stop in casa del Perugia ha acuito la crisi del Palermo Calcio. L'1-0 del Curi, concretizzatosi nel finale a causa di un goal di Di Carmine e dopo una prova tutt'altro che positiva è infatti l'ultima goccia di un vaso traboccante da circa venti giorni, parentesi cronologica in cui il Palermo ha inanellato ben tre sconfitte consecutive. Troppo, per la rosa più forte della Lega B, collettivo ricco di talento e di calciatori potenzialmente devastanti anche nella massima competizione calcistica italiana. Ciò che spaventa, in casa rosanero, è proprio questa mancanza di gioco, che rende la manovra isolana macchinosa e poco pungente, totalmente opposta rispetto a quella ammirata nella prima parte di campionato.
Al di là dello stop perugino, il Palermo ha infatti perso punti importanti contro Foggia e soprattutto Empoli, squadra lanciatissima verso la Serie A ed ora già a +6 in classifica. Non una distanza incolmabile ma, visto l'andamento dei toscani, auspicare in un capovolgimento di fronte senza un cambio di passo è quasi utopistico. Prima di pensare al prossimo match contro la Pro Vercelli, altra sfida tutt'altro che da sottovalutare, il tecnico del Palermo dovrà ricompattare il gruppo, facendo leva sulla voglia di rivalsa comune ad ogni calciatore della rosa.
Senza la fame vista nelle prime uscite stagionali, infatti, i rosaerno potrebbero seriamente rischiare di restare impelagati nella zona playoff, mettendo potenzialmente a rischio una promozione praticamente scontata per il tasso tecnico rosanero. Questa edizione di Serie B, mai così incerta, ha spesso regalato risultati inaspettati ed il passaggio dal Paradiso all'Inferno un attimo. Proprio il Perugia, scorso avversario dei siciliani, ha vissuto momenti di esaltazione totale ad altri in cui si è dovuto tirare la cinghia. Non che il Palermo rischi seriamente di perdere la zona playoff, sia chiaro, ma continuare sui binari dell'incertezza vanificherebbe un percorso iniziato bene ma complicatosi a causa di qualche stop di troppo.