Cinque reti segnate, tre subite e sei annullate. Questo è il bilancio della prima uscita ufficiale della stagione del Pescara di Zeman. Nella sfida di Coppa Italia contro la Triestina, conclusasi 5-3 ai supplementari, gli abruzzesi guidati dal boemo sono apparsi tonici nel reparto avanzato quanto distratti e impacciati nel pacchetto difensivo, come dimostrano, appunto, le tante reti e le tante occasioni da gol nell'arco dei centoventi minuti. Se l'attacco ha dato già risposte importanti, dietro c'è da lavorare visto che tra 19 giorni inizierà il campionato, con il Foggia che sbarcherà all'Adriatico.
Il delfino è ancora una cantiere aperto e quindi ogni analisi, fino ad inizio campionato, può essere indicativa e frutto dei risultati dovuti alla dura preparazione. I nuovi acquisti, però, sono stati scelti minuziosamente dal boemo che vuole riprovare la meravigliosa scalata di cinque anni fa, con quel trio composto da Verratti, Insigne ed Immobile. Novanta reti segnate e il titolo della Serie B vinto all'ultima giornata. Difficile ripetere quell'annata ma le basi, almeno per quanto concerne il reparto offensivo, sono buone: con la Triestina, tre dei cinque gol realizzati sono frutto di azioni zemaniane, palla a terra e sovrapposizioni dei rispettivi terzini di fascia.
Le punte, prima Pettinari e poi Ganz, cercano e trovano la porta con una discreta facilità, mentre i tre registi di centrocampo, con Brugman in grande forma, si affidano sempre alla verticalizzazione improvvisa, giocando palla a terra come comanda il Boemo. Una soluzione nuova può essere rappresentata proprio dall'impiego in contemporanea di tre registi come Brugman, Palazzi e Proietti in modo tale da non dare punti di riferimento all'avversario e avendo, allo stesso tempo, tre organizzatori di gioco. Una soluzione intelligente ma anche non semplice da realizzare, visto che a centrocampo sarà difficile lasciare in panchina un talento promettente come Coulibaly che, domenica scorsa, ha trovato la sua prima rete in biancazzurro sfiorandone anche un'altra.
Un plauso va fatto anche ai due esterni Nicastro e Capone, il primo, nonostante non sia il perfetto prototipo zemaniano, è sempre nel vivo del gioco e i tre gol annullati lo dimostrano. Il secondo è uno dei due giovanissimi, insieme a Latte Lath, presi dall'Atalanta e con i giovani Zeman ha sempre avuto un certo feeling. Giovani come il prodotto biancazzurro Del Sole che domenica scorsa ha trovato la sua prima rete tra i professionisti dopo un ottimo pre-campionato. Insomma tante scelte per Zeman nel reparto offensivo. C'è un ma, però, e non è indifferente: la difesa.
La terza linea zemaniana balla, e non poco, come dimostrano le tre reti subite dalla Triestina e le due in amichevole da Teramo e Andria, tre squadre di categoria inferiore. Non un buon segnale in vista dell'esordio in questo caso, ma c'è ancora tempo per migliorare anche se, nel magnifico anno della prima zemanlandia, i biancazzurri avevano subito 55 reti. C'è da lavorare sui tempi di uscita, marcature e occupazione dello spazio visto che, per 3/4, la difesa sarà quella vista contro la Triestina, con Zampano e Mazzotta sulle fasce mentre i centrali saranno due tra Campagnaro, Coda, Bovo (in caso di permanenza), Perrotta o Delli Carri. Proprio quest'ultimo, classe 99', è stato lanciato titolare dal boemo nel match di Coppa Italia.
Il mercato regalerà ancora qualche sorpresa in questo ultimo mese, sia in entrata che in uscita, con Zeman che dovrà cercare di trovare un equilibrio alla sua squadra per poter tentare l'assalto alla Serie A.