Enrico Preziosi torna a parlare del suo Genoa, analizzando il mercato e non disdegnando un passaggio sulla cessione societarie che, come anticipato nelle scorse settimane, si ufficializzerà una volta conclusa la sessione estiva del calciomercato. Intervistato in esclusiva da Il Secolo XIX, l'attuale patron rossoblu ha riportato in breve il dialogo avuto con il tecnico Juric e con la dirigenza genoana: "Sul mercato sappiamo esattamente cosa c'è da fare - ha detto - perché è vero che ci mancano due o tre pedine. Non dobbiamo però avere fretta né fissarsi sui alcuni obiettivi che poi magari non si raggiungono e non hai alternative".
Passaggio inevitabile, poi, sulla cessione societaria: "Io non parlo più, ma garantisco che sto facendo gli interessi della società. Parlano i fatti e quando i fatti ci saranno lo sapranno tutti. La trattativa c’è,lo sapete, ma serve qualcuno che abbia a cuore il Genoa. Quando questo sarà dimostrato, quando qualcuno dimostrerà di poter essere più bravo di noi, allora io sarò ben felice di fare ciò che ho promesso. Se sono quelli giusti, io non vedo l’ora". Parlando della cessione, inoltre, Preziosi ricorda le continua contestazioni ricevute da parte della curva: "In questa situazione sei criticato sempre, sia che tu faccia sia tu non faccia, quindi meglio stare in silenzio. E continuerò a non venire al Ferraris. Ciò non significa che mi dimentico del Genoa: fino a quando sarò il presidente farò di tutto. Anche incontrare i giocatori e incitarli".
Analizzando la situazione-Izzo, con il calciatore squalificato per calcioscommesse, Preziosi getta acqua sul fuoco in merito ad un suo più celere rientro: "Non credo lo faranno rientrare prima, ma il ragazzo si sta comportando bene. Se la giustizia sportiva dice che dovrà star fermo lo accetteremo. Ma ho visto che abbiamo altri ragazzi e Biraschi sta facendo bene". In attesa di altri colpi nel reparto difensivo del rettangolo di gioco, il Gena dovrà puntare sui giocatori attualmente in rossoblu, con Juric incaricato di plasmare una rosa potenzialmente competitiva per la prossima stagione, allontanandosi dai fantasmi del passato anno sportivo.