Aria da primo giorno di scuola, o per meglio dire da 'anno zero' in casa Palermo, che ancora una volta si raduna al fresco della Carinzia per iniziare una stagione che è ancora tutta da scoprire. Con una retrocessione annunciata praticamente a metà della scorsa annata, con un proprietario che sembrava sul punto di cedere il club ma che è sempre lì a minacciare di andare via. E soprattutto con un gruppo di giocatori reduci da una stagione a dir poco surreale, ma che a più riprese si sono detti pronti e intenzionati a riscattarsi sul campo, per il bene di se stessi e soprattutto del club rosanero. E ci ha pensato, come spesso gli è accaduto in questi ultimi giorni, Maurizio Zamparini a prendersi la scena, irrompendo nel quartier generale palermitano di Bad Kleinkirchheim per parlare di quelle che sono le sue intenzioni. In primis sul modus operandi della società sul mercato, con diversi giocatori da cedere ma anche con la necessità di puntellare la rosa. E poi per quanto concerne il suo futuro a capo del club.
"Ho parlato con allenatore e direttore sportivo, l'intento principale è fare gruppo - queste le prime parole di Zamparini al suo arrivo in Austria - . Sono convinto di avere un'ottima squadra, vi invito a vedere le altre squadre di B. Abbiamo tanti nazionali: in difesa Struna, Goldaniga che andrà in nazionale, Rajkovic e ne cerchiamo un altro. A centrocampo aspettiamo Gnahoré, in attacco abbiamo Trajkovski, Balogh e Nestorovski impegnati in nazionale. Voglio vedere quali altre squadre in Serie B hanno così tanti nazionali, tant'è vero che per noi sarà un problema quando ci saranno gli impegni delle squadre nazionali. Sapete che ho rifiutato 4 mln per Balogh, 7 mln per Aleesami e 15 mln per Nestorovski. Non andranno via, lo faccio per il rispetto che ho nei confronti di questa squadra e della società. Spero tra 7-8 giorni di non essere più il presidente di questa squadra e trovare chi mi sostituisca".
Il futuro del Palermo passa soprattutto dalla volontà di vendere da parte di Zamparini, ma anche dalla ricerca di un acquirente che sia soprattutto all'altezza delle richieste del patron. Ecco allora che lo stesso Zamparini fa capire di essere pronto per una reunion con Frank Cascio, l'uomo che un anno fa sembrava sul punto di prelevare il club, salvo poi sparire nel nulla: "Sto aspettando Cascio ed i suoi avvocati per trovare il team giusto. Cascio voleva venire a fine luglio, io gli ho detto di venire prima per sedersi ad un tavolo e capire le esigenze del Palermo. Gli ho detto che se resto da solo in B c'è la necessità di fare cassa, lui mi ha detto di non dare via nessuno perché arriveranno loro. Lo spero, per ora non si muove nessun giocatore perché il telaio è buono. Cascio a Bad? Non sono nella testa di Cascio, ma il suo gruppo mi ha detto che non vuole visibilità. Con Baccaglini non è mai stata trattata l'intera cessione del club, io sarei rimasto al 30%. Spero di vendere l'intero pacchetto a Cascio, ma con il mio aiuto per 2-3 mesi. La mia competenza di calcio servirà in una fase di transizione, un po' come è stato sostituito Galliani al Milan".
Tornando ad aspetti tecnici, Zamparini ha fatto capire di essere convinto della qualità della rosa che attualmente si trova già in Carinzia, per iniziare a lavorare agli ordini di mister Tedino. E fa anche un parallelismo con quello che era il gruppo che quattro anni fa dovette ricominciare proprio dalla serie B, ma che al suo interno aveva giocatori di spessore clamoroso e non ancora espresso, come Dybala, Vazquez e Belotti: "Anche l'anno in cui abbiamo vinto il campionato in Serie B scrivevate le stesse cose di adesso, quando c'erano invece i vari Dybala e Vazquez. Il nuovo Vazquez è Balogh. Abbiamo La Gumina che è richiesto da tutta la Serie B, se Tedino vorrà prenderemo un altro attaccante. Ho visto Coronado, ha un fisichetto alla Sivori vediamo un momento se dargli o meno la 10. Il leader dello spogliatoio è Tedino, non ci devono essere punti di riferimento nello spogliatoio ma solo il tecnico. In campo il leader naturale è Nestorovski, lui e Rispoli sono i nostri leader in campo".
Nel frattempo, dopo aver preso finalmente contatto con il clima di Bad Kleinkirchheim e con la squadra, ha parlato anche il tecnico Bruno Tedino, il quale ha espresso voglia di esprimere sul campo la fame e la voglia di emergere che lo contraddistingue: "Credo sia troppo presto per vedere che clima ci sia. Mi ha fatto molto piacere leggere gli attestati di stima, sono convinto che con il lavoro si possano migliorare determinate situazioni. Certo, i solo due ore non possono esserci convinzioni, ma solo dei principi da portare avanti, soprattutto un comportamento e un atteggiamento di educazione sportiva, determinazione e volontà, compattezza, tra noi società e calciatori. Abbiamo un compito difficile, c'è un'aria magari non proprio positiva ma abbiamo un impegno. Sono convinto che più siamo più gli ostacoli saranno superati. Contiamo di portare passione, volontà e competenza, amando questo lavoro. Lo facciamo in una città con un blasone e una qualità importante in giro per il mondo. Siamo orgogliosi di rappresentarla. Ringrazio Zamparini per le parole spese, mi fa piacere. Inutile fare i falsi, io sono abituato a far di più quando sento la fiducia. Abbiamo un compito importante, far scattare la molla in tutto l'ambiente palermitano. Ho sempre messo la faccia in tutto quel che ho fatto, sono un uomo forte e con energia, ho motivazioni per far bene e sentiamo questo tipo di dovere".