Ancora un pomeriggio caldo e di passione, e non solo per le alte temperature che hanno avvolto la città nella giornata di ieri. A Palermo si continua a contestare, oltre che ad aspettare. E visto che la pazienza dei tifosi rosanero è ormai agli sgoccioli, ecco che si scende in piazza a manifestare il proprio dissenso nei confronti della recente gestione da parte di Maurizio Zamparini. Il principale, se non unico responsabile di questa fase assai delicata della storia del calcio nel capoluogo siciliano, dove si è fronteggiata la seconda retrocessione nella quindicennale gestione dell'imprenditore friulano, il quale è ormai prossimo a cedere per intero le proprie quote al neonato fondo YW&F Global Limited, società con una forte impronta americana e con la presenza di Paul Baccaglini in qualità di presidente nonchè "uomo immagine". Tanti i sostenitori del Palermo che hanno deciso di radunarsi in due luoghi simbolo della città, ovvero il Teatro Massimo e il Teatro Politeama, da dove sono partiti per sfilare lungo le arterie principali del capoluogo fino a raggiungere Palazzo delle Aquile, laddove staziona il neo-eletto nonchè riconfermato sindaco Leoluca Orlando, per provare a sensibilizzare anche le istituzioni locali per fare chiarezza sulla gestione del club.
A questa contestazione, comunque pacifica e che ha avuto risvolti solo sul piano verbale con i cori a lui rivolti, ha voluto rispondere per le rime Maurizio Zamparini. L'ormai patron uscente del Palermo è stato contattato dai colleghi del quotidiano La Repubblica, ai quali ha fatto capire di non essere affatto toccato dall'ennesima manifestazione di dissenso dei tifosi del Palermo nei suoi confronti. Anche perchè lui stesso sostiene che non sono stati i veri tifosi rosanero a contestarlo, ieri così come nelle precedenti contestazioni: "E va beh, me ne farò una ragione. Io ormai sono via e sto lasciando la società. Mi dispiace solo che passerò il messaggio che Palermo è contro di me. Ma questi sono solo pochi ragazzi dei centri sociali. A Venezia c’erano i ragazzi di Luca Casarini che mi urlavano meglio in C che in A con Zamparini. E a me non interessa il loro pensiero perché non faccio politica. Il 98% dei palermitani mi vuole bene per tutto quello che ho fatto".
Chiosa finale che Maurizio Zamparini dedica a quello che, tra circa una settimana, sarà il suo successore alla guida del Palermo, dopo aver rilevato la poltrona di presidente. Paul Baccaglini da qualche giorno non si rende reperibile alla stampa, se non tramite un paio di comunicati diffusi di recente proprio per sua volontà, visto l'accordo di segretezza stipulato (ma non del tutto rispettato) con Zamparini. Ecco cosa dice l'ormai ex proprietario sul suo successore: "Vorrei dire che i tifosi sono più informati di noi. Baccaglini non è un mio dipendente e non è vero che gli pago lo stipendio. L’ho conosciuto sei mesi fa quando me l’ha presentato Frank Cascio: a giochi fatti, quando chi contesta vedrà le carte, e soprattutto si accorgerà di chi c’è dietro questa operazione, saranno in molti quelli che dovranno chiedere scusa".