Il ritorno di Ivan Juric non ha dato gli effetti sperati. Nonostante il secondo cambio in panchina, con il croato incaricato di risollevare una truppa con il morale a terra a causa della negativa gestione di Mandorlini, il Genoa non è riuscito a svoltare, continuando a brancolare in quel buio tecnico e tattico che sta facendo scivolare i grifoni verso una retrocessione che avrebbe del clamoroso. A meno di due gare dal termine della Serie A, infatti, i rossoblu si trovano a soli due punti dal miracoloso Crotone di Davide Nicola. L'importante sconfitta contro l'Inter, infatti, non ha modificato il trend ligure, rappresentando un'isola felice nel burrascoso mare della negatività.

Statisticamente parlando, ponendo a confronto il cammino finale di Genoa e Crotone, ultima delle retrocesse, il calendario dovrebbe sorridere ai ragazzi di Juric, che si ritroveranno ad affrontare Torino e Roma. Non di certo collettivi di seconda fascia, ma simili per forza a Juventus e Lazio, che incroceranno invece le lame con il calabresi. Nella prossima giornata inoltre, in caso di miracoloso successo contro i ragazzi di Mihajlovic, il Genoa potrebbe davvero festeggiare la salvezza, facendo leva magari sulla Juventus, obbligata a vincere per mettere in bacheca il sesto successo consecutivo. A +4, infatti, la sicurezza dal diciottesimo posto sarebbe totale.

Davvero insufficiente contro il Palermo, il collettivo di Juric non ha brillato, confermando una debolezza fisica e nei contrasti che ha praticamente spianato la strada ai siciliani, in rete solo con Rispoli ma spesso vicino al raddoppio con Sallai e Nestorovski. Una debacle inammissibile, per una squadra attrezzata seguendo diversi obiettivi e davvero positiva nella sua prima parte stagionale. Al di là delle cessioni eccellenti durante il calciomercato invernale, che hanno abbassato il tasso tecnico della rosa, il Genoa sembra aver perso quella garra vista nel girone d'andata, subendo inerme dolorose sconfitte da parte di squadre senza obiettivi, vedi il 2-1 interno contro il Chievo Verona.

Ora, cercando di mettersi alle spalle le precedenti giornate, il Genoa dovrà riassestarsi, facendo blocco comune e sfruttando le caratteristiche della rosa: aggressività, velocità, voglia di rivalsa. Se poi a queste si aggiungessero le reti del Cholito Simeone, diventato più un peso che un valore aggiunto. Juric sa di giocarsi praticamente tutto in questi ultimi centottanta minuti e, per non scivolare nel baratro, dovrà risollevare il morale lontano dall'idea di calcio a lui vicina, giungendo al più presto verso la fine di una stagione che dovrà celermente diventare un'isolata parentesi da dimenticare.