Diego Bortoluzzi si ritrova ancora una volta sulla panchina di una squadra di serie A, undici anni dopo la prima volta. Ed è ancora una situazione di totale emergenza, visto che dopo il Treviso del post-Cavasin, ora il tecnico veneto si siede sulla panchina di un Palermo reduce da altri tre cambi in panchina, da una situazione di classifica pessima e da un clima ambientale certamente poco comfortevole. Il successore di Diego Lopez ammette che per lui si tratta di una sfida da affrontare al massimo, nonostante la breve durata del contratto: "È una bella sfida e c’è bisogno di impegno - dichiara Bortoluzzi in conferenza stampa - , è una sfida con me stesso e una possibilità che cercherò di sfruttare. L’ufficialità del passaggio me l’ha data Baccaglini, ma Zamparini ha avuto il suo ruolo perché ho lavorato con lui per tanti anni. Anche Guidolin avrà avuto il suo ruolo. In queste stagioni non ho potuto fare grandi cose, sono intervenuto e ho cambiato poco".
Per Bortoluzzi si tratta di una situazione tutt'altro che tragica, considerando che il suo metodo di lavoro potrebbe servire per indurre il suo Palermo a provare a cercare un vero e proprio miracolo sportivo, considerando un Empoli lontano otto punti e un Crotone che nel frattempo si è messo 'in mezzo' tra le due contendenti: "Ho lavorato con una squadra totalmente nuova in una situazione complicata, non potevo fare stravolgimenti. Un’idea me l’ero già fatta e me la sono fatta anche in questi giorni, prendendo tutte le informazioni possibili e utili per giocare partite importanti. Sono entrato mettendo dei concetti molto semplici e la squadra ha risposto bene dal punto di vista dell’attenzione".
La logica e i precedenti poco incoraggianti non possono non indurre Bortoluzzi ad apportare delle novità, sul piano tattico e della scelta degli uomini. Ecco cosa potrebbe cambiare secondo il nuovo tecnico rosanero: "Io credo che i risultati non sono stati granché, quindi qualcosa di diverso bisogna proporlo. Poi ho visto e cercherò di mettere in campo la migliore formazione d’adesso. Il modulo conta, ma in questi momenti conta molto di più la concentrazione, questo è quello che fa la differenza. Ho 25 giocatori a disposizione, la scelta della formazione l’ho fatta e la comunicherò ai diretti interessati in ritiro. I primissimi giorni ho lavorato nella marcatura, perché è una cosa fondamentale in ogni parte di stagione, ma essendo questo il dato sui gol presi, ho lavorato da subito su questo. Tre giorni sono pochi per individuare un leader difensivo. Ci sono giocatori che hanno giocato di più, ma devo ancora sentirli".
E poi c'è la scelta degli uomini, fondamentale per presentare una formazione che possa mettere in difficoltà il Bologna e possa condurre ad una vittoria che manca al Palermo da febbraio. Proprio la gara contro i felsinei rappresenta l'unica deadline possibile per i rosa: "Il mio obiettivo è quello di mettere in campo una formazione che mi possa dare delle risposte e fare risultato. La situazione è particolare, ma il mio obiettivo è quello di dare il massimo in ogni partita. È chiaro che io sono in cerca di risposte dalla squadra. Io non sto a guardare tanto al futuro. Io guardo la partita di domani per le risposte, se le risposte saranno positive, riuscirò a trasmettere qualcosa alla squadra, vedendo quello che cerco e voglio dai miei giocatori. Non so se riuscirò a fare miracoli, intanto vinciamo col Bologna. Può cambiare tutto da quando c’era Lopez, ogni allenatore ha il suo modo di allenare. Io cercherò di mettere a disposizione le mie qualità. Posso aiutare a portare positività. Fisicamente non c’è stata un gran lavoro da fare, anche perché intervenire sulle capacità fisiche dei singoli, impiega tempo. In Serie A nessuno ha solo 35 minuti sulle gambe, quelli ce li ho io".
Chiusura dedicata alla piazza palermitana, decisamente ferita da una stagione fin qui tragica e quasi sfiduciata del tutto di fronte alla prospettiva di ripartire dalla serie B. Il tecnico veneto, però, chiede una bella spinta in quella che potrebbe essere davvero l'ultima occasione per dare la caccia ad una salvezza ormai quasi impossibile: "L’ambiente del ‘Barbera‘ è importante e sarebbe bello che la gente ci dia una mano, perché qua stiamo facendo il possibile. Io sono arrivato adesso e spererei di trovare un atteggiamento positivo dai tifosi, o meglio di speranza. Il Bologna è un avversario tranquillo - conclude Bortoluzzi - in una situazione migliore, ma l’atteggiamento conta lo stesso".