Momento bollente in casa Genoa per Andrea Mandorlini. Dal suo arrivo in Liguria, l'ex tecnico del Verona ha totalizzato solo quattro punti, per i quali deve ringraziare i due eurogol nei minuti finali di Olivier Ntcham. Sono pochi, troppo pochi, per allontanarsi con decisione dalla zona retrocessione, che è lontana sì, ma in otto partite con 24 punti a disposizione, può succedere di tutto, il calcio ce lo ha dimostrato più di una volta. La partita di Udine con ogni probabilità per Mandorlini sarà un dentro o fuori. Preziosi ha rinnovato la fiducia in lui, ma il malcontento dell'ambiente potrebbe necessitare della "testa" dell'allenatore in caso di un'ennesima sconfitta Domenica. Nel caso in cui Mandorlini venisse esonerato, al suo posto ci sarebbe il ritorno di Juric, il cui allontanamento non è mai stato visto positivamente, date le buone cose fatte nella prima frazione di campionato. Viva l'ipotesi anche della promozione dalla primavera di Cristian Stellini.

Oltre a questo, il Genoa dovrà fare a meno anche di Pinilla oltre che di Perin (stagione finita per il portiere). Il cileno difatti ha detto e fatto qualcosa di troppo nei confronti dell'arbitro dopo la sua espulsione contro l'Atalanta: ben cinque le giornate di squalifica, che lo vedranno quindi rientrare per le ultime tre di campionato. 

PROBABILE 11 CONTRO L'UDINESE - Confermato in porta l'esperto Rubinho al posto di Eugenio Lamanna, curiosa scelta della scorsa gara che Mandorlini sembra voler confermare anche ad Udine. Nella difesa a tre è molto probabile l'assenza di Izzo. Il difensore ex Avellino è in attesa delle sentenza per le partite combinate proprio nel periodo in cui giocava con i lupi biancoverdi. La decisione arriverà dopo la partita con l'Udinese, cosa che condiziona non poco sul piano emotivo il difensore azzurro, che dunque dovrebbe restare in panchina a favore di Biraschi per la trasferta di Domenica.

A completare il trio difensivo ci saranno capitan Burdisso e Munoz. A centrocampo le fasce saranno occupate dai soliti Lazovic e Laxalt, mentre al centro, Rigoni a parte, ci sono dei ballottaggi. In vantaggio su tutti Hiljemark e Ntcham, ma Mandorlini potrebbe schierare Santiago Gentiletti per dare maggior copertura in mezzo al campo. Inoltre Cataldi reclama un posto dal primo minuto, forte della possibile chiamata di Ventura per il nuovo stage della Nazionale. In attacco al posto di Pinilla il principale candidato per affiancare Giovanni Simeone è Raffaele Palladino. Anche qui, però, le indecisioni per Mandorlini non sono poche. Al posto di Palladino potrebbero esserci sia Pandev (il modulo resterebbe invariato), sia Taarabt (con il quale si passerebbe ad un 4-3-3 con Lazovic sulla linea degli attaccanti, Laxalt su quella dei difensori e Biraschi terzino destro). Attenzione anche alla sorpresa rappresentata da Morosini, che potrebbe riportare il Genoa ad utilizzare il modulo con cui tanto bene aveva fatto ad inizio campionato, ovvero il 3-4-2-1, che vedrebbe Rigoni avanzare come trequartista al fianco proprio di Morosini, alle spalle chiaramente di Simeone.