Una partita da cancellare, l'ennesima, in una stagione da dimenticare. Il Genoa cola a picco nel pomeriggio del Ferraris, dimostra tutti i propri limiti tecnici e mentali dinnanzi ad una squadra super-organizzata come l'Atalanta. Un nave in balia delle onde di un mare in tempesta, il Grifone senza un timoniere in grado di apportare le dovute correzioni e abbandonata perfino dal presidente Preziosi che rivela nel post-gara: "Abbiamo raschiato il fondo del barile. Accontenterò la tifoseria andando via".
Parole forti che tuonano nella Genova rossoblu, appena 29 punti conquistati in 30 gare, la sedicesima posizione salva il club dalle tenebre della serie cadetta soltanto grazie alla pochezza di chi segue: Empoli, Crotone, Palermo e Pescara. Eppure la stagione era cominciata con le più rosee aspettative sotto la guida tecnica di Ivan Juric, il fortino dello stadio che ha guidato ai successi contro Milan e Juventus ha cominciato poi a far acqua da tutte le parti, l'avvicendamento con Mandorlini ha fatto il resto.
La terza sconfitta consecutiva in campionato, dopo quelle con Sampdoria e Milan, la quindicesima totale in questa stagione. Una prova indecorosa quella di ieri contro l'Atalanta, una squadra senza idee e senza grinta, capace di non reagire dopo i colpi sferrati dai nerazzurri. L'immagine di Pinilla che si sfoga con un fallo durissimo su Berisha e manda a quel paese l'arbitro Gavillucci è l'emblema della triste giornata rossoblu. La prossima sarà sul campo dell'Udinese, un modo per distanziare la testa dalle numerose contestazioni.
Preziosi a fine gara si esprime così sulla partita: "La nostra situazione e la gara è incommentabile, ma dobbiamo andare avanti. Accontenterò i genoani e verrà qualcun altro al mio posto. E buona fortuna a chi mi sostituirà. Sarà poi il tempo a giudicare". Chiosa finale su un possibile esonero di Mandorlini: "Ho fatto questa scelta e ho intenzione di mantenerla". Il cielo su Genova è sempre più nero e all'orizzonte non si vede affatto il sereno.