Clima pesantissimo in casa Genoa dopo la sconfitta casalinga contro l'Atalanta. I tifosi contestano il presidente Preziosi da diverse settimane e la squadra in campo non riesce a rendere secondo quelle che sono le sue possibilità. Il problema non è la sconfitta in sè, ma il modo con cui arrivano i k.o. Come quello in casa contro l'Atalanta del grande ex Gasperini.
Nel post partita della debacle di Marassi il presidente Preziosi ci ha messo la faccia e dopo aver confermato Mandorlini in panchina ha parlato di quello che si aspetta dalla squadra a livello di reazione: "Sarei stato più preoccupato se il Palermo avesse vinto. Ma il problema non è la retrocessione. Qualcuno qui a Genova l'ha provata qualche tempo fa e l'anno scorso qualcuno si è salvato alle ultime due giornate. Ma non c'è stato tutto questo casino. Darò ai giocatori una settimana per cambiare atteggiamento. Lo devo vedere negli allenamenti e durante la partita. Se vedo questo bene, se no si fanno due mesi di ritiro. E io gli faccio compagnia."
Arrivano poi gli affondi nei confronti dei tifosi: "Questi sono dei matti, dei pazzi. Perchè non portano un genovese e genoano che ci metta la faccia? Io gli garantisco che gli darei la Società senza debiti. Quei depravati che dicono che avrei spolpato il Genoa a favore della Giochi Preziosi li invito ad andare a vedere i conti. E' ora di smetterla e di fare chiarezza. Appena finisce il campionato chiarezza la faremo. E la faremo davvero, con interlocutori seri, che sappiano fare le domande. Io non ho niente di cui vergognarmi. Non mi fanno paura. E l'unico motivo per cui non vengo allo stadio è per non mettere in difficoltà la gente che mi deve proteggere. Quel tipo di ultrà va cancellato dalla storia del calcio. Poi mi fanno le telefonate per parlare, come sempre. Ma il tempo di parlare è finito. Loro faranno il loro percorso e io farò il mio. Ho sacrificato tanto per una squadra di calcio e di una cosiddetta tifoseria. Cosiddetta perchè quella buona è quella silenziosa, quella che tiene veramente alle sorti del Genoa, non a quelli che fanno queste robe qua."