Il nuovo presidente del Palermo, Paul Baccaglini, sembra avere tutto, dalla simpatia al carisma, per sanare le spaccature venutesi a creare quest'anno tra la squadra e gran parte della tifoseria. In un'intervista rilasciata alla Gazzetta dello Sport, il neo presidente rosanero ha snocciolato svariati temi, dall'esordio della sua presidenza contro la Roma, all'acquisizione della società ed i suoi progetti futuri, nell'immediato ed a lungo termine "Il mio primo obiettivo è quello di ottenere la salvezza quest'anno. Ci credo, ci crediamo tutti. Ho già parlato con la squadra e con il mister Lopez, abbiamo un unico obiettivo da inseguire fino al termine della stagione, il mantenimento della categoria. L'esordio contro la Roma non è stato semplice, ma lo sapevamo in quanto i giallorossi sono una compagine costruita per vincere e stazionare nella parte alta di classifica. Palermo è una grande città, merita di restare in A, con tutto il rispetto per città come Empoli".
Una collaborazione con Zamparini, che vuole far tornare grande il Palermo: "Sarò il presidente del Palermo, ma non mi priverò di Maurizio Zamparini, in quanto lo reputo una persona a modo, ed esperta nel settore, avendo scoperto negli anni giocatori del calibro di Dybala, Vazquez e Cavani. Insieme vogliamo riportare entusiasmo in città, e rendere nuovamente orgogliosi i tifosi della propria squadra".
Prima la salvezza, dopo lo stadio, uno dei pallini del neo presidente Baccaglini: "La costruzione del nuovo stadio è un mio pallino fisso, l'obiettivo principale. È la chiesa in cui si celebra la messa, usando terminologie religiose. All'interno del nuovo stadio voglio creare degli uffici in cui ospitare, in comune accordo con l'Università, giovani studenti che progettano delle start up, e le migliori le faremo nostre. In ultimo, vorrei portare la squadra a New York in estate, ed affrontare lì una fase della preparazione estiva, contornandola magari con alcune amichevoli di squadre di rango altissimo".