Tante chiacchiere sul futuro del Palermo, con Zamparini ormai prossimo a lasciare. Ma il pensiero principale del club riguarda ancora il campo. C'è da raddrizzare una situazione intorno alle 13.15 sembrava poter migliorare. Invece ci ha pensato Quagliarella a rendere tutto nuovamente traumatico. Ancora la Sampdoria, ancora al 90' e ancora con i rosa in vantaggio e in controllo. Una beffa che ha il sapore dell'ennesima occasione sprecata per gli uomini di Diego Lopez. Una squadra che per la seconda volta, nella gestione del tecnico uruguaiano, perde nella ripresa il vantaggio acquisito.
Ma se la prima gara di Lopez sulla panchina del Palermo aveva portato un pareggio al "San Paolo" contro un Napoli capace di sfondare solo una volta il muro siciliano, questa volta ci sono da fare tantissime recriminazioni. I rosa hanno giocato probabilmente la miglior partite da tre mesi a questa parte. Ritmo, pressing, diverse palle gol e poca sofferenza dalle parti di Posavec. Solo una chance colossale sprecata proprio da Quagliarella, poi praticamente un monologo palermitano. E non è un caso che a propiziare l'occasione del vantaggio sia stato Norbert Balogh. Uno degli esponenti della "new age" in casa Palermo, uno di quei giocatori che sta provando a sfruttare la quasi totale assenze di operazioni di mercato in entrata a gennaio.
L'ungherese ha spesso peccato di sufficienza nelle sue giocate contro la Samp. In ogni caso è stato bravo a conquistare il rigore trasformato dal solito Nestorovski. E si è reso anche protagonista con una serie di giocate, palla al piede oppure in pressing. Non si può dire la stessa cosa del suo connazionale Sallai. L'allievo della Puskas Academy non ha brillato, e si è anzi fatto notare per la lite con Nestorovski in occasione del rigore. Quanto al centravanti macedone, possiamo continuare a dire solo del bene. Grande freddezza in occasione del rigore, calciato tra l'altro contro uno specialista degli 11 metri come Viviano.
In ogni caso, ancora una volta al Palermo è mancato il "penny per fare il dollaro". Citazione più che adeguata, visti i venti statunitensi che soffiano sul capoluogo. Una squadra che sembra avere tutto per uscire dalle sabbie mobili, ma che trova sempre il modo per ricascarci. E così, nonostante continui il momentaccio dell'Empoli, la distanza rimane quasi invariata. Toscani che escono dal tunnel di gare da brivido perdendo solo tre punti dal Crotone e quattro dai rosa. Il tutto per un calendario che potrebbe dare ancora una mano agli uomini di Diego Lopez.
Marzo inizia sul campo del Torino per il Palermo, contro l'ex Belotti che difficilmente avrà pietà. Poi l'arrivo della Roma, praticamente l'ultima big da affrontare. Il congedo dal mese "pazzo" dell'anno avverrà sul campo dell'Udinese di Delneri. Tre partite difficili ma non impossibili per i rosa, i quali dovranno far sentire ancora il proprio fiato sul collo degli uomini di mister Martusciello.