Termina 1-1 tra Genoa e Bologna nel pomeriggio della 26^ giornata di Serie A. Ntcham salva la prima di Mandorlini al fotofinish con una perla scagliata sul palo lontano rispondendo all'altro gioiello su punizione firmato da Federico Viviani al 57'. Il forcing finale attuato dai padroni di casa paga, grazie anche all'espulsione rimediata da Torosidis. Un punto che muove poco la classifica delle due compagini: il Grifone sale a 26, i bolognesi raggiungono quota 28.
Le scelte di formazione
Pur avendo come chiodo fisso il 4-3-3, Andrea Mandorlini opta per la base lasciata in dote da Juric per il debutto sulla panchina del Grifone. Difesa a tre tipo con Izzo e Munoz ai lati di capitan Burdisso, Laxalt-Lazovic i due esterni a tutta fascia e Hiljemark-Cataldi-Rigoni in mezzo al campo. Il neo tecnico rossoblu aveva chiarito l'importanza di Pinilla in conferenza e, di fatti, gli consegna una maglia da titolare nel tandem d'attacco con Simeone.
(3-5-2) Lamanna; Izzo, Burdisso, Munoz; Lazovic, Hiljemark, Cataldi, Rigoni, Laxalt; Simeone, Pinilla. All. Mandorlini A.
Assenti Gastaldello e Maietta per problemi di natura muscolare, Donadoni è costretto a schierare Torosidis centrale di difesa assieme ad Oikonomou. I due ballottaggi in mezzo al campo della vigilia riguardavano Nagy-Viviani e Donsah-Taider: hanno vinto i secondi e completano il pacchetto di centrocampo con Dzemaili. In avanti, conferma per il tridente che ha affrontato l'Inter. Destro si accomoda inizialmente in panchina.
(4-3-3) Mirante; Krafth, Oikonomou, Torosidis, Masina; Taider, Viviani, Dzemaili; Verdi, Petkovic, Krejci. All. Donadoni R.
Cronaca
Il Bologna in maglia da trasferta fosforescente parte bene sul terreno di gioco del Ferraris, alzando il baricentro e gestendo egregiamente il pallone. Grande personalità dei ragazzi di Donadoni che appaiono sin da subito vogliosi di cancellare le quattro sconfitte consecutive con una bella prova. I padroni di casa sono trascinati letteralmente dal carattere di Pinilla, che si sbatte, fa salire la squadra e incita il proprio pubblico a creare il clima ideale. I ritmi sono però blandi, il 3-5-2 di Mandorlini si concentra principalmente sui fondamentali: linee strette, occupazione ottimale delle posizioni e contropiede.
Nonostante le chances da goal scarseggino, sono gli ospiti a creare i maggiori pericoli. Al 19' è Viviani a sfruttare un'autostrada davanti a lui e ad esplodere una palombella sulla quale Lamanna interviene con incertezza. Nel finale è un altro centrocampista felsineo, Dzemaili, a sfiorare il goal con un tiro ravvicinato a colpo sicuro: s'immola quasi sulla linea Burdisso e salva la porta. Dall'altra parte, Mirante non è mai impegnato realmente. Il parziale recita 0-0.
Nella ripresa il Genoa parte forte, Simeone va vicinissimo al goal del vantaggio lanciato in porta da Pinilla: l'argentino prova a saltare Mirante in uscita ma il portiere è bravo ad intervenire. Pochi istanti più tardi, Donadoni è costretto ad effettuare il primo cambio dell'incontro: fuori Krafth per infortunio, dentro M'Baye sull'out di destra. A sbloccare il match è proprio il Bologna al 57' con una punizione gioiello di Federico Viviani dal limite dell'area che si schianta sotto l'incrocio: 0-1.
La reazione del Grifone tarda ad arrivare e si presenta con sterilità, il Bologna rallenta i ritmi e sfiora il raddoppio con Masina a tu-per-tu con Lamanna. Negli ultimi venti minuti le due compagini si allungano esageratamente e la gamba di esterni come Lazovic viene valorizzata. Un contropiede condotto dai padroni di casa porta Simeone ad involarsi verso la porta, Torosidis interviene da dietro e si becca il cartellino rosso. Il forcing finale con l'ingresso in campo di Taarabt porta a diverse occasioni e la rete del pareggio arriva con Ntcham al 94': destro a giro che Mirante può solo ammirare. 1-1 il finale al Ferraris, Mandorlini inizia con un pareggio.