Riprende la preparazione dell'Empoli che prepara il prossimo match in casa della Juventus. Seduta pomeridiana per i ragazzi di Martusciello che può sorridere per il recupero di Mchedlidze. Il georgiano ha sostenuto l'intero allenamento con il gruppo e sembra aver smaltito i problemi fisici che lo hanno tenuto fuori contro Inter e Lazio. Nessun problema anche per Laurini uscito per crampi contro i biancocelesti. Non si sono allenati invece Croce ed El Kaddouri per un affaticamento e Diousse per un fastidio al polpaccio, ma i tre giocatori dovrebbero tornare a disposizione in questi giorni.
Ha parlato sulle pagine de "Il Tirreno" il direttore generale dell'Empoli Marcello Carli che ha analizzato l'ultimo match con la Lazio e il futuro prossimo dei toscani:
"Quando si perde è giusto che ti girino le scatole, anche se abbiamo perso contro una squadra più forte di noi. Dispiace soprattutto per quello che poteva essere ma non è stato, per quanto mi riguarda si può e si deve fare meglio e questa squadra non ha ancora espresso del tutto le sue potenzialità. È vero il campionato non è iniziato ieri ma abbiamo anche cambiato il fantasista, ruolo chiave nel nostro sistema, e ora abbiamo giocato le ultime due partite senza il nostro attaccante più prolifico. Abbiamo bisogno di lavorare insieme per due o tre settimane dando il massimo.
La salvezza? Dobbiamo metterci tutti in testa che serve un gran finale di stagione, dobbiamo fare i punti e non aspettare i risultati delle altre. Il nostro obiettivo deve essere quello di andare a prendere quelle davanti, perché se pensiamo di costruire la nostra salvezza sulle disgrazie altrui siamo dei perdenti e siamo retrocessi mentalmente.
La Juventus? Se pensiamo di aver già perso la prossima partita allora l’abbiamo già persa, dobbiamo inseguire i nostri sogni con un pizzico di follia.
Il mancato saluto ai tifosi a fine gara? Se la squadra dopo la partita di sabato non ha salutato i tifosi ha sbagliato. Posso capire che fossero arrabbiati per aver perso, ma i nostri tifosi meritano rispetto, soprattutto quelli che ci sono sempre stati, è un gesto di rispetto che meritano ampiamente. Oggi ne parlerò nello spogliatoio ma pubblicamente mi scuso con la nostra gente".