Emergono nuovi sviluppi sulle vicende che stanno animando Pescara in queste ore. Dopo l'ennesima brutta figura in campionato, le lacrime di Massimo Oddo con conseguente silenzio stampa, il presidente Sebastiani ha parlato alla squadra questa mattina (con allenatore assente) con la speranza di ricavare qualche notizia in più ma nulla di fatto, come riporta il club con una nota sul proprio sito. Un'altra nota è apparsa sul portale del club Pescara nella serata di ieri con queste parole: "Ci scusiamo con i nostri tifosi. Al momento siamo tutti in discussione e nelle prossime ore la società farà le proprie valutazioni. Poche parole, al temine della partita Torino Pescara, dichiarate dal Direttore Sportivo Luca Leone e che denotano l’animo di riflessione in casa Pescara, a cui si aggiunge il silenzio stampa e la revoca immediata di tutti i permessi in programma. Si precisa, che al momento la società non ha ricevuto alcuna proposta di dimissione e che domani mattina è in programma una riunione tecnica tra dirigenza staff e calciatori biacazzurri."
Nel pomeriggio, poi, ci sarà la riunione più importante tra Sebastiani, Leone ed Oddo, con quest'ultimo che medita di dimettersi dopo 24 giornate in cui la squadra ha raccolto 6 pareggi e 18 sconfitte sul campo, con 4 gol a partita incassati nel girone di ritorno. Anzi, già nella serata di ieri si erano sparse delle voci sulle sue dimissioni, salvo poi essere smentite dalla società che sta vivendo giorni burrascosi. Come riporta Pescara Sport 24, in caso di addio, due le ipotesi principali in ballo: De Canio e Ruscitti. De Canio, poi, ha smentito di essere stato contattato.
Ruscitti, il tecnico della Primavera, risponderebbe invece all’identikit del traghettatore in grado di valorizzare i giovani e di non impegnare il club con un tecnico che chiederebbe necessariamente un contratto di 18 mesi per sbarcare in riva all'Adriatico. Un po' come accaduto con Bucchi quattro anni fa in Serie A. Colomba, Delio Rossi, Malesani e Pillon sono altre possibili ipotesi in caso si consumasse, per davvero, l’addio di Oddo al Delfino.