Dopo giorni tormentati, per via di ciò che è accaduto nella notte tra il 6 e il 7 Febbraio, il presidente Sebastiani si è lasciato andare ad una lunga intervista con Rete 8, emittente televisiva Abruzzese, in cui ha spiegato il suo stato d'animo e la volontà di non lasciare Pescara in mano a degli incompetenti. Nella lunga intervista, il presidente ha ribadito che non c'è stata nessuna offerta ma, in caso contrario, sarà pronto a valutarla. Di seguito l'intervista integrale.
La prima domanda è sullo stato d'animo del presidente dopo l'accaduto: "C’è delusione e c’è tristezza per come si vuol far passare questa città. Poi non ci dobbiamo lamentare se i tifosi del Pescara vengono prese di mira, è inutile che io vada all’Osservatorio a perorare cause impossibili. Ho sempre detto che non devo stare in Chiesa a dispetto dei Santi, ma per fare ciò deve esserci qualcuno che faccia un’offerta seria."
Si parla anche di possibili offerte per il club abruzzese: "Offerte serie qui sul mio tavolo non sono arrivate, piuttosto c’è stata una richiesta nell’ultimo mese e mezzo di un importo importante per la vendita di una quota minoritaria da parte di Iannascoli. Ho letto sul quotidiano di aver ricevuto un’offerta di 4 milioni, non è assolutamente vera. Non ho intenzione di accrescere il mio impegno perchè non me lo posso permettere ma nessuno mi ha fatto un’offerta al contrario.
Se dovesse arrivare un’offerta al contrario la valuterò e poi prenderò le mie decisioni. Ho sempre detto che non devo stare qui per forza, non vivo di calcio per fortuna, nella mia vita ho fatto tante altre belle cose e ho una bellissima famiglia, quindi posso fare anche a meno del calcio."
Sebastiani dichiara inoltre di voler convocare una conferenza stampa per parlare dei suoi 9 anni alla presenza del sodalizio e si esprime con queste parole: "Sento tante stupidaggini, che avrei fatto fuori la Caldora, De Cecco, Iannascoli, io non ho fatto mai fuori nessuno perchè sono una persona intelligente e ho dovuto aumentare le mie quote. Con De Cecco ho ottimi rapporti e se dovesse essere chiamato può garantire che io, a febbraio dell’anno in cui uscì quando eravamo in lotta per vincere il campionato nell’anno di Zeman, nel mio ufficio gli ho detto di prendere il 5% e di fare il presidente perchè sono convinto che con il suo nome e il mio lavoro facciamo il doppio di quello che posso fare io da solo. Capisco anche il tifoso può essere arrabbiato perchè se si dice che il Pescara in A prende 30 milioni, è chiaro che si chiede dove finiscono. Se il tifoso sapesse che il Pescara in A ne incassa a mala pena 18 e ne ha 23 di stipendi probabilmente si fa un’altra idea."
Ed infine, sulla questione paracadute in caso di retrocessione in Serie B: "Quando si dice che si vuole retrocedere è una grossissima stupidaggine allo stato puro. Quando dicono che io e Oddo siamo in società, mi dicessero quali."