Vittoria di personalità e carattere quella della Sampdoria di Marco Giampaolo contro la Roma di Luciano Spalletti. Un successo fortemente voluto dai blucerchiati, che riscattano così un mese di gennaio tutt'altro che fortunato e positivo in termini di risultati e premia la reazione e l'abnegazione dei doriani che, sotto per due volte, non hanno mollato e sono riusciti a fermare la squadra giallorossa rimontandola grazie ai gol di Schick e Muriel nella mezz'ora finale. 

"La Roma ha grande palleggio, ti può mettere in difficoltà in qualsiasi occasione, può farti male sempre. Avevamo bisogno di giocare con tanta intensità e l'abbiamo fatta. C'era bisogno di una partita perfetta e l'abbiamo fatta, altrimenti non avremmo vinto. Venivamo da un momento dove non riuscivamo a far gol e ne abbiamo fatti tre, è una testimonianza della enorme qualità della nostra partita". 

Una battuta anche sulla crescita di Schick, decisivo a gara in corso con il gol del 3-2: "Sente il gol come pochi, è forte fisicamente, anche tecnicamente. Ora è più determinato, ha grandi qualità. Sa sentire la porta e respirare il gol. Giocherà perché sta facendo bene, con Muriel o con gli altri. Sta migliorando tantissimo". 

Inoltre, in mixed zone, le parole anche del presidente Ferrero, raggiante per il successo sulla squadra capitolina: "È una gara che sento tantissimo, ma alla fine ce l’abbiamo fatta. Io penso che i ragazzi oggi abbiano avuto una motivazione in più, cioè farmi contento. Io ci avevo parlato, dicendo loro che non avevamo niente da perdere, il nostro obiettivo è la parte sinistra. Le vittorie sono importanti per tutti: se giochiamo con la testa giusta, ce la possiamo giocare con tutti. Le reti di Praet e Schick? Abbiamo una grande squadra con molti giovani. E sottolineo che ho mantenuto le promesse, avevo detto che non davo via nessuno. E così è stato: l’anno prossimo saremo la squadra da battere”.