Il Genoa di Ivan Juric è reduce dalla pesantissima sconfitta in casa del Cagliari, una gara che ha fotografato nella maniera forse migliore il momento difficile dei rossoblu. Adesso si torna a Marassi contro il Crotone, con la speranza che anche la spinta del pubblico amico, mai mancata, aiuti la squadra ad uscire dalla palude tecnica e mentale in cui sembra essersi impantanata. Anche dal punto di vista dell'identità.
Proprio questo è uno dei tasti su cui insiste Juric in conferenza stampa: "Dobbiamo trovare una nostra identità e stiamo lavorando sotto questo aspetto. Bisogna tornare ad essere quelli di inizio stagione, dove giocavamo bene anche se non sempre ottenevamo il massimo. Ora dobbiamo rimboccarci le maniche e rimetterci in carreggiata. Io non sono preoccupato, mi spiace per i miei giocatori e mi sto impegnando per inserire i nuovi arrivi. Voglio ritrasmettere a tutti gioia è amore: dobbiamo ricominciare, voltare pagina." Anche perchè il Crotone è affamato di punti salvezza: "È una squadra compatta, hanno quasi sempre perso con una rete di differenza. Sarà una partita difficilissima."
Forse anche i tanti movimenti di mercato non hanno aiutato, ma Juric allontana l'idea che questo possa essere essere un alibi: "È un periodo duro e con un po’ di fortuna è forza mentale la squadra ritroverà il gioco. Non mancano tante pedine bisogna inserire i nuovi e farli entrare nel nostro sistema tattico. Ocampos? Deve crescere, cosicché possa fare la differenza. Pinilla mi ha dato buone sensazioni fin da quando è arrivato. È un opzione reale. Simeone ha avuto febbre alta, è normale che un po’ di energie vengano a mancare. Contro Torino e Inter abbiamo ottenuto zero punti ma giocato un buon calcio, contro la Lazio siamo stati castigati da un disimpegno errato. Questo vuol dire che in questo momento non si può più sbagliare nulla; la compattezza si ottiene ritrovando l’entusiasmo ed è questo il mio obiettivo."