Bisogna analizzare questa partita dalla fine, riavvolgendo il nastro al contrario. Bisogna ripartire dall'abbraccio di tutta la squadra a Massimo Oddo dopo il meritato gol del pareggio di Biraghi nel finale, tra l'altro primo rigore realizzato dai biancazzurri. Un abbraccio che porta un po' di quiete natalizia visto le burrascose vicende della scorsa settimana. Un punto d'oro che potrebbe dare morale alla squadra in vista della mission impossible che aspetta gli abruzzesi da gennaio fino a maggio.
Oddo cambia la sua squadra già prima del match tornando alla difesa a tre che non aveva ben figurato in quel di Roma: Campagnaro, Gyomber e Fornasier a comporre il pacchetto arretrato con Bruno che viene preferito a Brugman in mediana e Pettinari confermato davanti al posto di un Manaj che ha già le valigie pronte. I problemi del Pescara sono i soliti: difficoltà in costruzione e pochezza offensiva. Un solo tiro nel primo tempo con un colpo di testa di Memushaj. Se l'attacco non punge la difesa fa acqua. Da una rimessa a favore, svenimento di gruppo, con Quaison che salta i difensori biancazzurri - simili a statue di sale - ed infila Bizzarri al primo tiro in porta. La reazione non arriva perchè il giro palla è sterile ed impedisce alle due ali Biraghi e Zampano di spingere, costringendoli ad una perenne fase difensiva.
Il canovaccio tattico del match non cambia neanche nei primi minuti della ripresa e a cambiare è Oddo che inserisce Brugman per Bruno e Cristante per Campagnaro: si ritorna all'amato 4-3-2-1 che in fase offensiva porta gli esterni ad attaccare e Caprari a sostenere Pettinari. Il match cambia per i biancazzurri, negli ultimi 10 minuti diventano padroni del campo, sfiorando il pari con una conclusione di Pettinari (fuori) e poi trovandolo ad uno dal termine con Fornasier, ma il guardalinee segnala un offside inesistente. La squadra di Oddo schiaccia il Palermo e il pareggio poi lo trova al 92' quando Caprari viene atterrato e Biraghi (terzo rigorista della stagione) realizza il primo rigore della stagione biancazzurra, dopo i tre precedenti tiri falliti da Memushaj e Caprari.
Non è solo un gol ma è un momento di liberazione per il gruppo e per Oddo che viene abbracciato da tutti, un abbraccio che dice tutto ed anche di più. Il Palermo si sfilaccia, il Pescara continua ad attaccare e per poco non conclude la rimonta ma Posavec è miracoloso su Memushaj ad un secondo dalla fine. Finisce con un pareggio, ora la pausa per ricaricare le pile, acquistare inevitabilmente e credere nell'impossibile.