Una vittoria per salutare l'anno nel migliore dei modi, e anche per approcciarsi nella maniera più positiva possibile sia al nuovo anno, che soprattutto alla seconda parte della stagione. Palermo e Pescara si affronteranno questa sera al "Renzo Barbera", in uno stadio che si trasformerà per un paio d'ore in un'arena dalla quale soltanto una - qualora vincesse - potrà uscire con delle chances di rimanere viva. Nel caso specifico, di lottare ad armi pari per difendere la propria permanenza nella massima serie. Sarà una sfida tra squadre che hanno affrontato questa marcia di preparazione in maniera diametralmente opposta, pertanto si tratta anche di un test più che valido per capire se i rosanero avranno imparato la lezione ricevuta a Marassi, dove è bastato restate compatti e crederci fino in fondo per tornare a vincere, oppure se i biancazzurri riusciranno a ritrovare lontano da casa quella serenità e quella voglia di lottare che è fondamentale per mantenere vive le speranze di rimanere in serie A.
Il Palermo prova a ripartire dalle certezze che ha ritrovato nella clamorosa vittoria ottenuta sul campo del Genoa. Per questo motivo difficilmente vedremo delle novità di rilievo nella formazione con cui Eugenio Corini schiererà la sua squadra in questo primo scontro diretto di questo scorcio di stagione. Posavec non rischia nulla e proverà a difendere i pali dei rosanero, con una linea difensiva che con ogni probabilità non verrà modificata rispetto a Marassi: Goldaniga ha risposto alla grande alle ultime critiche e sarà il centrale, con Thiago Cionek sul centro-destra e Andelkovic confermato sul centro-sinistra, anche se il pieno recupero dall'infortunio del costaricense Gonzalez è una mina vagante da non ignorare. Corsie laterali che verranno occupate nuovamente da Rispoli a destra e da Aleesami a sinistra, mentre in mezzo Jajalo dovrebbe essere affiancato nuovamente da Gazzi, anche se scalpita lo svedese Hiljemark. Sulla trequarti l'unico giocatore sicuro del posto alle spalle di Nestorovski è un altro scandinavo, il ritrovato Robin Quaison, mentre Bruno Henrique viene insidiato da un Alessandro Diamanti in chiara crescita, soprattutto sul piano fisico.
Dall'altra parte c'è un Pescara che non ha ancora vinto una partita in questo campionato, e che sta mantenendo valida ancora qualche piccola chance anche grazie al successo ottenuto, nell'ormai lontano mese di settembre, a tavolino contro il Sassuolo. E non mancano i problemi interni al club abruzzese, che ha concordato la risoluzione del contratto di Alberto Aquilani - decisamente sottotono il suo rendimento nei primi cinque mesi - in un contesto di una squadra che è partita in ritiro, quasi come segno di protesta nei confronti dei propri stessi tifosi. "Visto che la gente non ci sostiene, proviamo a sostenerci a vicenda da soli", ha dichiarato Massimo Oddo dopo la gara persa malamente in casa contro il Bologna. Passando alla formazione, non dovrebbero esserci grosse novità rispetto all'undici visto in campo nelle ultime partite. Ci sarà ancora Albano Bizzarri - conteso proprio al Palermo in estate - tra i pali, mentre la difesa sarà composta dai centrali Zuparic e Campagnaro, con Zampano e Biraghi sulle corsie laterali. Centrocampo a tre con due ex rosanero come l'uruguaiano Brugman e Bryan Cristante, coadiuvati da capitan Memushaj. In attacco confermata la presenza di un altro giocatore già passato dalla formazione siciliana, ovvero Benali, con Manaj in posizione di centravanti e capitan Caprari sull'altro out.