Non è un momento facile per il Pescara e questo sembra ovvio ma ieri, complice la sconfitta contro il Bologna, la situazione è diventata ancora più pesante tanto da trasformare la città adriatica (sportivamente) in una polveriera, a causa di errori ed orrori che si sono visti agosto a questa parte. Orrori, perchè cercare di disputare la Serie A senza un riferimento offensivo di categoria è da folli ed errori, perchè il cammino della squadra di Oddo può essere paragonato ad un motore diesel che funziona al contrario.
La sconfitta rimediata ieri contro il Bologna è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso, anche se quest'ultimo si era già rotto la scorsa settimana, come dimostra la protesta dei tifosi alla cena natalizia della squadra. Per il Pescara non c'è nulla da festeggiare, lo dicono gli impietosi dati in queste prime diciassette giornate: 0 vittorie sul campo, peggior squadra dei primi cinque campionati Europei, solo 10 reti segnate sin qui. Campanelli d'allarme che non fanno ben sperare i biancazzurri per il prosieguo di questo campionato.
Ieri l'ennesima prestazione da "statue del museo delle cere" come certifica la mancata attenzione difensiva nel primo gol e l'assoluta inesistenza in fase offensiva. Un unico tiro in porta, con Pettinari negli ultimi minuti di gioco. Gli errori sono di tutti, da tempo. La squadra non ha un punta di categoria e Manaj e Pettinari non sembrano giocatori da Serie A. Il colpo doveva essere Bahebeck ma l'attaccante scuola Psg ha passato più tempo in infermeria che in campo. Il centrocampo, il reparto migliore della compagine biancazzurra, è stato puntellato con acquisti "inutili" come Aquilani e Pepe che, non ce ne vogliano, non hanno più il passo per poter calcare campi da Serie A.
In ultimo, ma non per importanza, la difesa non ha meccanismi giusti e qui la colpa va anche ad Oddo visto che in Italia, soprattutto per le squadre medio-piccole, vige la regola di imparare prima a difendere e poi attaccare. La sensazione che balza all'occhio è quella che il reparto difensivo regga discretamente solo con un Campagnaro (36 anni) a pieno servizio. La piazza non è contenta, come ovvio che sia, e durante il match di ieri la parte più calda del tifo Pescarese ha abbandonato lo stadio prima della mezz’ora della ripresa, per recarsi all’esterno della tribuna e attendere l’uscita della squadra. Sono stati schierati gli uomini delle forze dell’ordine e gli steward che hanno creato una zona cuscinetto fra la tribuna, impedendo il contatto tra tifosi e società come era successo giovedi scorso.
La situazione è pesante, la squadra è in ritiro, giovedi c'è il Palermo fuori casa e poi la pausa natalizia. Una pausa in cui non ci sarà nulla da festeggiare, ma solo pensare, lavorare ed acquistare almeno un giocatore per reparto, perchè cosi la cadetteria è sempre più vicina.