Eugenio Corini ha lavorato sulle gambe e soprattutto sulla testa dei giocatori del Palermo, in vista di due impegni a dir poco fondamentali per il proseguio della stagione. Domani sera i rosanero saranno di scena a Marassi contro il Genoa, quattro giorni prima della sfida interna contro il Pescara. Due partite da non fallire, a giudicare da ciò che dice il tecnico in conferenza stampa: "Ho lavorato sia dal punto di vista tecnico-tattico perché abbiamo tanto da migliorare. Ho cercato di capire come e dove dobbiamo migliorare. Ho lavorato dal punto di vista emotivo perchè dopo una serie interminabile di sconfitte questi ragazzi vanno sostenuti e stimolati. Il Genoa è un’ottima squadra e lo sappiamo, ma siamo consapevoli che se giochiamo con la stessa grinta di Firenze possiamo portare qualche punto a casa e per poter vincere la finale di giovedì sera tra noi ultime squadre della classifica. Non dobbiamo pensare agli altri e non devono pesare i risultati degli altri. Dobbiamo pensare solo a noi stessi, dobbiamo rimanere attaccati al nostro campionato. Agli altri ci penseremo dopo, perchè se non abbiamo noi da dentro una spinta che ci permette di fare punti non possiamo guardare in casa degli altri".
Un Corini che non si è pentito - e difficilmente si pentirà - di aver accettato la guida tecnica del Palermo. Anche perchè è lui stesso a dire di aver visto dei progressi nella sua squadra, visibili più all'esordio di Firenze che non nel match interno perso malamente contro il Chievo: "Non ho mai pensato chi me l’ha fatto fare, perché ero consapevole di tutto sin dall’inizio. Nei miei primi dieci giorni ho lavorato su vari livelli, con la Fiorentina stavamo quasi portando a casa un punto, ma quando un uomo si prende una responsabilità deve dare il meglio di se. Spero che dal punto di vista del mercato tutto si possa risolvere al meglio. Con il Chievo abbiamo avuto una serie di difficoltà. La squadra ha perso equilibrio in determinate situazioni col Chievo e ha sofferto e adesso sto lavorando su questo aspetto anche perchè il Genoa è una squadra che tende ad attaccare con molto uomini".
Nella sua seconda settimana piena di lavoro con il gruppo, Corini ha provato a valutare tutti per capire chi può dare qualcosa in più degli altri e guadagnarsi quindi una maglia da titolare: "Ho fatto valutazioni complessive su ogni ragazzo, sia dal punto di vista tattico che emotivo. Non è detto che cambierà molto o meno. Ho un’idea di come impostare la squadra, naturalmente, ma ho ancora qualche dubbio che chiarirò nella rifinitura di domani. Gli uomini che schiererò in campo saranno funzionali a quello che è il mio progetto. Non possiamo avere un atteggiamento da perdenti perchè anche in queste situazioni si determina il futuro. Noi andremo a Genova per dare il massimo e per fare punti. In ogni partita dobbiamo trovare una spinta per rialzarci. Non possiamo legarci ad ogni singolo episodio negativo. Non possiamo permetterci di abbatterci, gli uomini si prendono le responsabilità e lottano, e io farò il massimo per inculcare loro questa mentalità. In questo momento del campionato possiamo determinare tanto. Il dovere dei miei uomini è trovare energia e forza anche quando non c’è. Dobbiamo avere la forza dentro di voler uscire da questo momento".
Si chiude con alcune domande legate alle condizioni dei singoli in casa Palermo. In particolare viene chiesto a Corini di Alessandro Diamanti, probabilmente il più grosso equivoco in questa prima parte di stagione. Arrivato tra le fanfare e quasi mai schierato da titolare nelle ultime gare. Il tecnico lombardo spiega in ogni caso che, a prescindere da Alino, è un'altra l'assenza pesante nel gruppo rosanero: "Chochev ha recuperato pienamente. Bouy non convocato per scelta tecnica. I giocatori dal punto di vista tecnica possono migliorare se hanno voglia, idem dal punto di vista morale e in base alle loro risposte io mi rendo conto chi vuol realmente migliorarsi. In questo momento, inoltre, ci manca un giocatore determinante come Gonzalez. Io, ripeto, sto cercando di far capire loro che migliorando individualmente migliora anche la squadra. Diamanti? Ha determinate caratteristiche, ho ben chiaro quello che lui puoi dare, ho ben chiaro di cosa ha bisogna la mia squadra e ho ben chiaro quando Alessandro può essere utile al nostro gioco. Il mio obiettivo è rendere la squadra solida".