Eugenio Corini continua ad essere molto emozionato a soddisfatto per il suo ritorno a Palermo. Il tecnico della formazione rosanero ha parlato ai microfoni di Radio Action, durante la cena di Natale del Palermo. E al tempo stesso l'allenatore nativo di Bagnolo Mella ha fatto capire di provare grande dispiacere per una situazione di classifica a dir poco tragica per la sua squadra: "Tornare a Palermo è un po’ come tornare a casa - ha dichiarato Corini - , è bellissimo ed ho ritrovato il solito calore e la solita voglia di stare vicini a questa squadra. La risposta del pubblico domenica è stata commovente per come son stati sostenuti i ragazzi durante la partita, ma purtroppo abbiamo il grande rammarico di non aver potuto gioire insieme. Siamo dispiaciuti, ma in questo momento bisogna trovare la forza per risollevarci da un momento oggettivamente complicato".
Corini ha e avrà molto da lavorare per provare a concretizzare un autentico miracolo, ovvero portare in salvo il Palermo. E il tecnico rosanero crede di aver capito in quali sfere dovrà intervenire per provocare una reazione nei suoi giocatori: "Sicuramente dal punto di vista tecnico-tattico e sul piano psicologico, sono componenti essenziali per chi fa calcio e continueremo a lavorare su questo. Sapevamo di trovare una partita diversa contro il Chievo Verona e peccato aver subito gol dopo un solo quarto d’ora. Un risultato in equilibrio nel primo meglio avrebbe permesso di potercela giocare meglio. Poi nel secondo tempo è arrivato il loro secondo gol e lì è diventato tutto molto complicato. Tutte le paure e le ansie di questi mesi son venute fuori e ci hanno creato difficoltà".
Gli ultimi due impegni del 2016, e il primo del nuovo anno, secondo Corini saranno fondamentali per capire se ci saranno margini per tentare la risalita: "Adesso ci aspetta la gara contro il Genoa, avversario complicato, e poi il Pescara prima della sosta. Dopo la pausa natalizia vogliamo riprendere al meglio perché poi la prima partita del nuovo anno sarà contro l’Empoli".
Corini parla anche di mercato, che a questo punto si rivela necessario, quasi vitale per portare in salvo il Palermo. Il tecnico si è già confrontato con Maurizio Zamparini, ma porterà al più presto le sue idee per capire quali reparti sono più carenti, e quindi bisognosi di uno o più ritocchi: "Farò il mercato in sinergia con Zamparini. Conoscevo già il Palermo, queste prime due partite mi stanno aiutando a conoscere la squadra ancora meglio. Alla fine dell'anno tirerò le somme e parlerò con il presidente. Abbiamo già avuto un confronto, lui ha grande voglia di portare in salvo la squadra. Zamparini vuole fare ancora cose importanti, io mi sono già fatto un'idea e la confronterò con lui".
Qualche nome è già trapelato e riguarda tutti i reparti. Tutti giocatori considerati come "usato sicuro", ad esempio l'ex rosa Cesare Bovo e l'interista Marco Andreolli per rinforzare la difesa. In mezzo al campo si pensa a Luca Cigarini, già finito nel mirino del Palermo durante l'estate prima di passare alla Sampdoria, così come Omar El Kaddouri che, invece, è rimasto a Napoli dopo essere stato ad un passo dal trasferimento in Sicilia. Un po' più complicato, invece, arrivare a Stefano Sensi del Sassuolo, visti i recenti infortuni per i centrocampisti a disposizione di Di Francesco (lungo stop per capitan Magnanelli e Pellegrini, ndr). Per l'attacco, l'elenco è decisamente più lungo. Si pensa ad un arrivo dall'Atalanta, con Mauricio Pinilla che a questo punto diventerebbe un gradito figliol prodigo e Alberto Paloschi richiesto da Corini, anche se sulle sue tracce ci sarebbe già la Lazio. In corsa anche l'uruguaiano della Ternana Avenatti, il quale potrebbe essere messo sul mercato dagli umbri a gennaio pur di non perderlo a parametro zero a fine stagione, da scartare invece Pietro Iemmello del Sassuolo, richiesto più dal suo vecchio "maestro" di Foggia, De Zerbi.