Un incontro per stabilire quale può essere il compromesso per proseguire l'avventura, giunta già ad un punto di non ritorno nonostante manchino sei mesi e venticinque giornate al termine del campionato. Maurizio Zamparini, Roberto De Zerbi e Daniele Faggiano: i tre pilastri del Palermo a confronto per discutere di quello che, con ogni probabilità, è il momento più critico della storia quindicennale del patron friulano in sella al club di viale del Fante. Sei sconfitte consecutive non le aveva mai collezionate nessuno da quando il burbero Maurizio prelevò la società dalle mani del tandem Sensi-D'Antoni, e tutti erano pronti a celebrare l'ennesimo esonero della sua lunga storia di presidente di una squadra di calcio. Persino quelli che avevano creduto e dato credito alle parole dello stesso Zamparini, il quale, nella settimana che ha preceduto il ko di Bologna, ha chiaramente detto di "non aver mai dato fiducia ad un allenatore come a De Zerbi".
Esonero in arrivo per il tecnico bresciano? Macchè. Sarà ancora l'ex allenatore di Darfo Boario e Foggia a guidare il Palermo nella settimana che condurrà ad un'altra sfida cruciale. Domenica, all'ora di un pranzo che si spera non diventi ancora una volta indigesto, arriverà la lanciatissima Lazio di Simone Inzaghi. Proprio quella Lazio, e quell'Inzaghi che la sera del 10 aprile scorso inflisse una sconfitta che sembrava aver dato la mazzata definitiva alle speranze di salvezza della squadra, allora guidata da Walter Novellino. Alla fine per i rosa le cose andarono bene nonostante quella batosta, in una notte rovinata anche dai disordini avvenuti sugli spalti che indussero l'arbitro a sospendere un paio di volte la gara. Ma c'è da pensare al presente e soprattutto al futuro, sia di Palermo che di De Zerbi. Presente e futuro che vanno valutati partita dopo partita, e considerando sia il periodo nero da cui viene la squadra che la classifica, non può essere altrimenti.
Si prosegue con De Zerbi, dunque. E non è da escludere che durante il meeting di Vergiate, il tecnico bresciano abbia provato ad avanzare anche qualche richiesta di mercato, approfittando della presenza del patron Zamparini e del diesse Faggiano. Più di una volta, l'ex fantasista di Napoli e Catania ha sottolineato il fatto di essersi ritrovato a guidare una squadra non costruita e non preparata fisicamente e atleticamente da lui. Un concetto che potrebbe aver indotto il club di viale del Fante a concedere tempo al proprio allenatore, quantomeno fino alla conclusione della finestra invernale di mercato, durante la quale potrebbero arrivare elementi più funzionali allo stile di gioco di De Zerbi, al quale - va detto - si può rimproverare il fatto di aver cambiato undici schieramenti di partenza (con diversi moduli adottati) in altrettante apparizioni alla guida del Palermo.
Intanto, al fianco di De Zerbi apparirà una nuova figura, ben conosciuta dagli appassionati di calcio italiano. Si tratta di Dario Simic, ex terzino di Inter e Milan. Una nuova aggiunta allo staff del mister bresciano, il quale potrebbe affidare proprio al croato il compit di "registrare" una difesa che incassa una media di due reti a partita. Un De Zerbi che avrà a disposizione un'altra settimana di tempo. Una settimana in cui andranno preparate ben tre partite, visto che dopo la sfida domenicale contro la Lazio tornerà la Tim Cup, con la sfida contro lo Spezia di mister Di Carlo, prima del terzo match in sette giorni, quello del "Franchi" contro la Fiorentina di Paulo Sousa. Fallire ancora una volta e non ritrovare il feeling con la vittoria, questa volta, potrebbe essere fatale.