E' tutto pronto per il ribaltone, l'ennesimo, in casa Palermo. Dopo aver diretto metà allenamento nella giornata di ieri, Davide Ballardini non aspetta altro che la risoluzione del proprio contratto con il club rosanero, pronto ad ingaggiare al suo posto il giovane ed ambizioso Roberto De Zerbi.
Il caso, scoppiato nei giorni scorsi, era stato chiarito dal vulcanico Presidente del club siciliano, Maurizio Zamparini, che nel corso di un'intervista aveva annunciato il desiderio di Ballardini di andar via da Palermo. Attutito il colpo, la dirigenza rosanero si è messa subito a lavoro per cercare una nuova guida tecnica, facilmente individuata nella persona di Roberto De Zerbi. L'allenatore bresciano che in carriera ha vestito molte maglie tra cui quella del Napoli, è stato allertato nei giorni scorsi dopo che il Foggia, club che stava allenando con ottimi risultati, ha deciso di esonerarlo nel mesi di agosto.
Una decisione 'alla Zamparini' quella della dirigenza pugliese che ha aperto la strada all'ormai imminente arrivo di De Zerbi in Serie A. Ballardini infatti, sta passando le sue ultime ore da allenatore del Palermo, dato che la firma sulla risoluzione del contratto è attesa per domani.
Anche per De Zerbi la giornata di domani sarà fondamentale: il giovane allenatore è atteso in Sicilia dove si stabilirà in pianta stabile per apportare le sue idee di calcio al Palermo. Allenatore giovane e meticoloso, De Zerbi ha colpito subito l'occhio di Zamparini grazie ad alcuni aspetti non di secondo piano. Il suo Foggia infatti, si è distinto in Lega Pro per qualità del gioco. Un 4-3-3 quello apportato dal mister, molto offensivo e spregiudicato che ha fatto divertire i foggiani e che Zamparini spera, possa riportare convinzioni ed entusiasmo alla piazza di Palermo.
Lo stesso Zamaprini, in un'intervista rilasciata stamane alla Repubblica, ha ammesso la simpatia verso De Zerbi e il suo calcio, dandogli di fatto, il benvenuto al Palermo: "De Zerbi è un allenatore che mi affascina, mi ricorda il mio primo Ventura o il mio primo Zaccheroni. Entrambi venivano dalla C ma avevano tanto entusiasmo" ha esordito l'ex Presidente del Venezia, poi interpellato anche sulla sua malsana attitudine al cambio in panchina: "Ho sbagliato tante volte. Sono uno dei pochi che lo ammette e chiede scusa. Credo che l’importante sia esaminare se stessi e cercare di non sbagliare più. Il più delle volte lo faccio per dare una sterzata, ma non funziona quasi mai. Funziona poche volte e quasi mai dal punto di vista tecnico. Può servire dal punto di vista delle motivazioni".
In chiusura, oltre al discorso allenatore, il Presidente del Palermo da qualche aggiornamento anche sul fronte società, dato che sono sempre più insistenti le voci di una cessione ad una cordata straniera: "Cascio è una persona che mi è simpatica e ha passione, ma di lui so solo che era l’assistente di Michael Jackson. Voglio capire le sue reali potenzialità economiche. Il suo gruppo mi ha presentato una proposta che prevede la chiusura della trattativa entro novembre, ma prevede anche il pagamento di una parte della somma dilazionato in tre anni. Un pagamento che Cascio sospenderebbe in caso di futura retrocessione in Serie B. Ho dato mandato a un advisor di capire la reale potenzialità economica del gruppo di Cascio. Io sono disposto anche a un pagamento in cinque o dieci anni, ma noi siamo il Palermo e io sono Zamparini e quindi voglio cedere la squadra a chi mi offre garanzie soprattutto di investimenti futuri".