Maurizio Zamparini chiama Mario Balotelli, e non solo a livello metaforico. Il patron del Palermo, intervistato per il Corriere dello Sport, ha ricostruito le sue ultime ore legate soprattutto alla trattativa, ormai concreta, per portare in rosanero l'attaccante nativo proprio del capoluogo. Contatti serrati con Mino Raiola, l'agente del giocatore, e con lo stesso SuperMario per provare a capire se ci siano degli spiragli per completare quello che diventerebbe, a tutti gli effetti, l'affare dell'estate: "Ha chiamato Raiola e mi ha passato Balotelli: Mario ha subito confessato che sarebbe felice di venire a Palermo. Abbiamo affrontato la questione economica e gli ho spiegato che non possiamo permetterci stipendi oltre un certo livello. Per lui sarebbe un’occasione, ma deve fare un sacrificio per rilanciarsi, sul mercato internazionale, al suo livello. Gli ho detto: Troveresti l’ambiente ideale, Palermo già impazzisce al solo pensiero che possa vestire la maglia rosanero e io ti vorrò bene come un padre. Sei un grande giocatore, ti stimo da tempo, ed è la verità, ti troverai bene".
Ovviamente Zamparini non può accollarsi in toto le spese relative all'ingaggio di Balotelli, perciò non può non invocare l'aiuto di terzi per completare l'affare. In particolare, il numero uno del Palermo si rivolge proprio a Mino Raiola, sia su un piano prettamente economico che sul piano della mediazione con il Liverpool, club che detiene la proprietà del cartellino e che versa nelle tasche di SuperMario sei milioni e mezzo di euro all'anno: "Bisogna che Raiola capisca che Balotelli ha la necessità di rilanciarsi. Noi siamo pronti a riceverlo a braccia aperte e crediamo che abbia grandi potenzialità per riemergere nel calcio mondiale e in nazionale. Noi siamo, interessati. Balotelli ha bisogno e penso che una piazza come Palermo, dove peraltro è nato, sia l’ideale. Un’emozione per tutti. Balotelli ne trarrebbe un vantaggio immenso. Noi, un anno, lo teniamo molto volentieri per fare in modo che possa tornare il fuoriclasse che era".
Zamparini fa capire chiaramente che Balotelli non potrà mai arrivare a Palermo a titolo definitivo, bensì con un prestito secco che prevede il pagamento di parte dell'ingaggio. Ma prima di tutto, il patron del Palermo guarda a questa trattativa come il modo per rilanciare un talento puro, spesso tradito dalle sue proverbiali bravate: "Balotelli dovrà costare quasi zero, è lui che ha l’esigenza di ristrutturare la carriera. E non mi pare del resto che abbia problemi economici con il contratto che si ritrova ancora con il Liverpool. Penso che Balotelli sia prima di tutto un ragazzo con un carattere buono, che ha bisogno di sentire affetto intorno a sé e di lavorare per recuperare i suoi valori calcistici. Magari decidesse di venire! Per noi, nessun problema. Io gli farei da papà calcistico. Anziani e giovani, campioni e saranno famosi vanno trattati con calore. Prendiamo le nostre promesse. Sallai diventerà un top player, però bisogna farlo crescere piano piano e non bruciarlo. Già abbiamo rischiato con Balogh, l’anno scorso. Bisogna che questi elementi siano trattati con affetto e non lanciati allo sbaraglio".
Consumato del tutto il discorso relativo a Balotelli, Zamparini si concentra in generale sugli ultimi giorni di mercato che riguarderanno da vicino il Palermo. Ufficializzato l'arrivo dalla Juventus della giovane mezzala Bouy, conclusa anche la trattativa con il Corinthians per l'acquisto del playmaker Bruno Henrique e atteso da un momento all'altro l'ok del Guangzhou Evergrande per l'ingaggio di Alessandro Diamanti, il patron rosa ha ammesso che le ultime ore di trattative porteranno anche a qualche cessione per riequilibrare la rosa a disposizione di Ballardini, almeno sul piano numerico: "Siamo già in troppi, qualcuno deve andare via, perché si possa formare una rosa di 25, 26 elementi al massimo. Goldaniga se ne andrà? Non se ne parla, è il nostro futuro".