La vigilia è di quelle che possono mozzare il fiato, la rincorsa è già stata presa e potrebbe prevedere un arrivo a braccia alzate, oppure potrebbe portare una delusione clamorosa. Massimo Oddo attende la partita di domani sera tra il Trapani e il suo Pescara, intanto per portare a termine una stagione lunghissima e travagliata, e poi anche provare a riportare la formazione abruzzese nell'Olimpo del calcio italiano, dopo la retrocessione del 2013 al termine di una massima serie disputata senza lode e con molta infamia: "Adesso abbiamo un vantaggio da conservare - dichiara Oddo nella consueta conferenza stampa pre-partita - . La situazione è stata ribaltata ma non è sufficiente. Domani deciderò se giocherà uno tra Bruno e Pasquato. Se dovesse andare male per la seconda volta consecutiva, potrei anche decidere di smettere. Naturalmente scherzo, però, se non dovessimo centrare la serie A, sarei distrutto. La mia grande scommessa? Portare il Pescara in serie A".
Nel corso dell'incontro con i giornalisti, che ha preceduto la partenza del Pescara alla volta della Sicilia, Oddo è tornato anche sulle voci che hanno acceso la vigilia del match del "Provinciale". I suoi dirigenti avrebbero espresso timore per l'approdo in quel di Trapani, si è parlato addirittura di contaminazione del cibo o di disturbo nei confronti dei giocatori nel corso della notte precedente al match, ma il campione del mondo 2006 non vuole nemmeno pensarci: "Ho sentito delle grandi fesserie. Trapani è una piazza molto civile. Cosmi mi ha fatto i complimenti. La vera notizia è se il Pescara andrà in serie A. Lasciamo perdere tutto il resto. C’è un pizzico di ansia, ma è comprensibile".