Obiettivo salvezza, in casa Palermo, al di sopra di tutto. Non c'è spazio per pensare al futuro, alle polemiche e a tutto ciò che sta condizionando l'ambiente rosanero in questa turbolenta stagione. Davide Ballardini predica calma e sangue freddo, nell'intento di placare gli animi e convogliare tutte le forze, sia fisiche e mentali, verso l'unico obiettivo stagionale rimasto: la permanenza in Serie A. Situazione alquanto complicata per i rosanero, che dopo il ritorno dell'ex allenatore del Cagliari in panchina, viaggiano alla volta di Torino, per far visita alla capolista del campionato. 

Sfida proibitiva senza alcun dubbio, che Ballardini ha così presentato dal ritiro di Brescia della squadra: "Da martedì ad oggi ci siamo allenati bene, con attenzione e intensità, con qualità e con rabbia. Ci deve essere la voglia di far meglio. Voglio una squadra che cerchi di attaccare quando ha la palla e che cerchi di difendere quando l’hanno gli altri. Che poi si giochi a tre, a quattro o a cinque, viene tutto dopo. Qui bisogna invertire il trend sin da subito per poter pensare di vincere. Il modulo con cui si scende in campo non conta".

Ballardini che proverà a fare di tutto per riuscire nell'impresa di salvare il Palermo. Sfida difficile, ma non impossibile, nella quale il tecnico richiamato dopo i litigi con parte dello spogliatoio ci crede eccome: "Non mi interessa nemmeno se Zamparini vuole tenermi in Serie B. Noi abbiamo l’obbligo di salvarci. Non me la sento, però, di dare delle percentuali per la corsa alla salvezza. Non si tratta di rassegnazione, anzi. Sono convinto che questa squadra abbia tutti gli ingredienti giusti per far bene e raccogliere i punti che servono".

Si torna al lavoro settimanale in vista della trasferta piemontese, propedeutica al di là del risultato per un finale di stagione positivo. L'atteggiamento, prima del risultato: "La squadra ha qualità e serietà. Andiamo avanti, convinti che si possa far bene. Questa squadra ha le capacità per far bene, ho visto una squadra con voglia e con degli ingredienti molto buoni. I giovani? Tra quelli che mi hanno impressionato ci sono Balogh e Bentivegna. La Gumina lo conoscevo già, poi a gennaio è arrivato anche Cristante. La presenza di Goldaniga domani? E' disponibile, ha recuperato dall'infortunio. Si è allenato tutta la settimana col gruppo, l'ho solo risparmiato per qualche seduta".

Infine, dopo aver analizzato alcuni degli aspetti dei singoli, si passa ai dubbi di formazione, legati soprattutto alla presenza ed alla posizione in campo di Brugman: "E' un giocatore intelligente e di qualità, così come lo sono Chochev, Hiljemark, Maresca e Jajalo. Ho tanti giocatori che mi piacciono, anche per questo sono tornato qui. In attacco? Abbiamo Gilardino, ma possiamo fare affidamento anche su giovani come Trajkovski, Balogh e Djurdjevic, oltre a Quaison che domani non ci sarà. La nostra vera forza, però, è sapere che qui c'è gente che non merita tutto questo. Da parte nostra l’impegno non è mai mancato e adesso dobbiamo certificarlo".