Maurizio Zamparini ha deciso, nella giornata di oggi, di esonerare Walter Novellino e di richiamare sulla panchina rosanero Davide Ballardini. Il patron rosanero non si smentisce mai: è il nono cambio stagionale alla guida della squadra palermitana. La scelta di esonerare Walter Novellino è arrivata dopo la sconfitta casalinga contro la Lazio.
Il presidente dei siciliani è intervenuto poco fa ai microfoni di Radio24 per raccontare la scelta di esonerare Walter Novellino: "Ha fatto quattro partite e un punto, nell’ultime partite 6 gol e zero punti. Non è che non funziona più, però è diventato un po’ attempato. Come lo sono diventato io dopo tanti anni. Se potessi mi esonererei come presidente". Otto cambi di panchina: se non è un record poco ci manca: "Poi io non ho cambiato davvero tutti quegli allenatori- ha continuato Zamparini- perché tre sono andati via da soli. Vale sia per Ballardini che si fece esonerare dal portiere, che per Schelotto che è andato al Boca e Iachini. Quest’anno ne ho esonerato uno e ne ho cambiati cinque e riesco, ma se non riesco di sicuro non sarò più il presidente. Andare io in panchina? Non sono capace. Poi io non ho cambiato davvero tutti quegli allenatori, perché tre sono andati via da soli. Vale sia per Ballardini che si fece esonerare dal portiere, che per Schelotto che è andato al Boca e Iachini. Quest’anno ne ho esonerato uno e ne ho cambiati cinque e riesco, ma se non riesco di sicuro non sarò più il presidente.Se tre allenatori lasciano l’incarico, e non sono io a mandarli via, vuol dire che si sono verificate delle strane circostanze".
Ieri sera prima della partita di calcio di Serie A tra Lazio e Palermo, gruppi di tifosi si sono scontrati a Palermo. Otto arrestati. Il commento di Zamparini sul tifo violento: "Queste persone non c’entrano praticamente niente col calcio. Quando sono arrivato io nemmeno esistevano. Spero che il prefetto chiuda la curva dove ci sono questi esagitati degli scontri. Spero e faccio appello per la chiusura Sono già con un piede in Serie B, la nostra squadra non è costruita per salvarsi. Quando non hai la mentalità è durissima. Io ci sono già passato con Ilicic e Dybala. Non si lotta come lottano Carpi e Frosinone. Io sarò tutta la settimana con la squadra, vedremo di tirare fuori l’orgoglio". Ormai, il presidente friulano sembra ormai rassegnato alla retrocessione del suo Palermo: "In fin dei conti però, andare in B non è mica la fine del mondo! Ogni anno 3 squadre sono costrette a fare i conti con la cadetteria Si guadagnano soldi retrocedendo? Beh, l’altra volta ci ho rimesso 30 milioni scendendo in Serie, altro che guadagnare. Stavolta c’è un paracadute importante che limiterà le perdite".