A Palermo, una settimana di relativa tranquillità. Dopo il ribaltone di panchina, ecco un nuovo esame, forse l'ultimo. Dal Castellani passa una fetta di salvezza, perché i rosa devono invertire un pericoloso trend e ritrovare un minimo di fiducia in vista della corsa finale. Cadere significa aprira la porta a Frosinone e Carpi, trovarsi a un passo dal baratro.
Giorni di valutazioni, allenamenti e "concetti", sedute utili a stilare l'undici odierno, con qualche sfiziosa novità. Novellino studia un Palermo senza riferimenti offensivi. Vazquez avanza il suo raggio d'azione, si muove tra Tonelli e Costa, accorcia all'occasione per dirigere le operazioni di gioco. Fuori quindi Gilardino, in una formazione di corsa e qualità, in cui si chiede a Quaison e Trajkovski la scintilla dall'esterno.
Un centrocampo ricco, perchè il tecnico intende affidarsi a Jajalo per fermare l'estro di Saponara, con Brugman e Hiljemark a costruire gioco. Davanti a Sorrentino, linea di difesa a quattro. In corsia Struna - in corsa anche Morganella - e Pezzella, al centro Andelkovic e Gonzalez.
Novellino non può disporre di Chochev - fuori un turno per squalifica - e Goldaniga. Due i dubbi in essere al momento: Maresca - maggior esperienza, minor dinamismo - insidia Jajalo, Djurdjevic si gioca la maglia con Trajkovski
In caso di classico 4-4-2, ovvia la candidatura di Gilardino, con Vazquez questa volta nel ruolo di seconda punta.