Tra eccellenza e mediocrità. L'Empoli di Marco Giampaolo, dopo un girone d'andata sensazionale, sembra essersi fermato davanti alla scarsa necessità di fare un ulteriore passo di crescita. Nonostante le buone prestazioni fornite, la compagine toscana non è riuscita a raccogliere i frutti sperati nella seconda metà di stagione, ottenendo cinque pareggi ed altrettante sconfitte nelle ultime dieci apparizioni. La classifica di queste giornate prese in esame vedrebbero i toscani ultimi in fondo alla classifica, al di sotto anche di Atalanta, Palermo ed Udinese che hanno ottenuto fin qui un punto in più. 

Obiettivo riscatto, dunque, per Giampaolo ed i suoi, che domani al Castellani, dopo aver pareggiato contro la Sampdoria, ospiteranno il Palermo di Walter Novellino, a caccia di punti fondamentali in ottica salvezza. Il tecnico dell’Empoli ha così provato a spiegare il match che si attende: "Mi aspetto un avversario che viene con la voglia di fare risultato perchè ne ha bisogno. Se provassi a pensare come pensano di là vedo una squadra agguerrita e attenta. L’Empoli deve giocare per vincere, sono convinto che la squadra possa fare una grande partita. Non dovremo fare calcoli".

Si torna inoltre anche sul pareggio interno di sabato scorso con la Samp: "E’ stato importante sul piano del morale, la squadra non aveva mai fatto mancare la prestazione ma non riusciva a fare risultato e questo inevitabilmente pesava. Spezzare il trend è stato utile, abbiamo recuperato tutti e questo è un bel segnale. L’abbondanza mi piace di più. Un pizzico di fortuna in più? Certe prestazioni avrebbero meritato miglior sorte, possiamo recriminare ma ci sono state anche delle responsabilità che a volte sono andate oltre il terreno di gioco. Ma ritengo che la squadra abbia ottenuto meno".

Giampaolo non vuole sentir parlare di rosa corta e degli infortuni come attenuante agli scarsi risultati, ma guarda così ai recuperi di alcune pedine fondamentali: "I ragazzi mi hanno sempre dato grande disponibilità, ma quando dobbiamo cambiare spesso non è facile. Il reparto difensivo ha bisogno di continuità, cosa che noi, nell’ultimo periodo, non abbiamo trovato. Abbiamo comunque apprezzato le qualità di chi aveva giocato meno. Per quanto riguarda Costa l’ho rivisto ai suoi livelli in settimana. Tonelli? E’ stato all’inferno e sa come si sta da quelle parti. Tornare a giocare ed essere disponibili è un’altra dimensione, credo che certe situazioni non possano far altro che migliorarlo”.

Riguardo gli avversari di domani il mister nativo di Bellinzona non si sbilancia, anche perché sarebbe difficile farlo dopo aver visto solo una gara allenata da Novellino: "E’ meno decifrabile, non sappiamo come giocherà. Nei 90 minuti ha cambiato 3 volte sistema di gioco, non abbiamo riferimenti e quindi abbiamo lavorato su di noi”. 

Infine, una giusta sottolineatura per l'atteggiamento che dovrà mostrare la sua squadra domani pomeriggio sul terreno di gioco: "Sarà determinante non essere frenetici e voler vincere a tutti i costi, ma la nostra squadra è brava sotto questo punto di vista. Dovremo giocare come abbiamo sempre fatto, senza fare calcoli e pensare alla classifica. Mancano tante partite e dobbiamo giocarle, vogliamo riscattarci e chiudere la stagione nel migliore dei modi. Il mio futuro? A tempo debito ne discuteremo, ci sono delle priorità e questa, oggi, non lo è".