La classifica non crea allarmismi perché rimane sostanzialmente tranquilla e positiva, ma aldilà di questo bisogna ormai definire l’Empoli in crisi dopo quattro sconfitte consecutive e nove partite senza vincere.

Così l’Empoli cade anche a “Marassi” contro il Genoa che vince meritatamente 1-0 grazie al gol di Rigoni al 48’ (dodicesimo gol subito tra il 45’ e il 60’ in 28 giornate). Un Empoli impotente di fronte alla furia rossoblù che in 60 minuti mette in difficoltà la squadra di Giampaolo, che reagisce solo nell’ultimo terzo di gara creando tre palle gol con la più clamorosa quella di Mchedlidze che colpisce il palo con Perin battuto (con Zielinski che sulla ribattuta colpisce a botta sicura ma il tiro viene respinto da De Maio sulla linea).

Però questo non può bastare per una squadra come l’Empoli che per 60 minuti gioca senza quella giusta foga agonistica, nonostante Giampaolo avesse avvisato i suoi in conferenza che quella di Genova era una sfida salvezza. Ma tutto è sembrato tranne che un Empoli che ha giocato da squadra che ancora deve salvarsi e che ora si sta complicando la vita, anche se bisogna dire che la salvezza è molto vicina.

L’unico alibi che si può considerare sono le tante assenze che anche domenica hanno condizionato la squadra. In particolare il reparto che ne ha risentito particolarmente è stata la difesa con le assenze di Tonelli, Costa e Mario Rui che si sono fatte sentire. Ma anche quelle dall'inizio di Saponara e Pucciarelli sono state importanti vista la non pericolosità del reparto offensivo nei primi 60 minuti, cambiata poi con l’ingresso dei due attaccanti che non erano al meglio a causa di un attacco influenzale.

Ciononostante ora l’Empoli deve assolutamente reagire perché alle porte ci sono due match consecutivi in casa contro Sampdoria e Palermo. Due partite da non fallire per raggiungere finalmente l’agognata salvezza che è da troppo tempo lì ad un passo. I recuperi di giocatori come Costa, Mario Rui e Saponara sono fondamentali, ma ciò che conta sarà la voglia e la cattiveria agonistica che dovranno essere al massimo per invertire definitivamente questo trend negativo.