Palermo, cosa è successo? La partita di ieri contro il Milan è stato un brutto spettaccolo per i tifosi palermitani venuti in massa allo stadio dopo le prestazioni convincenti con Carpi e Udinese sotto la guida di Schelotto. Il match infrasettimanale ha mostrato una squadra amorfa e senza idee, fragile e ingenua in difesa, impalpabile a centrocampo e leziosa in attacco.

La sconfitta per 2-0 contro gli uomini di Mihajlovic è stata ben più pesante dal punto di vista del gioco. Le poche volte che il Palermo prendeva il pallone non sfruttava mai le proprie punte qualitativamente valide. Per il resto, un monologo continuo del Milan, soprattutto nel primo tempo, dove ha tenuto perennemente la sfera creando un'occasione dopo l'altra fino a trovare il gol con Bacca e il rigore concesso molto generosamente da Goldaniga e trasformato da Niang. Il secondo tempo doveva essere una prova di cuore e coraggio per i rosanero, che hanno messo, ma senza gioco e idee offensive. Donnarumma non è dovuto intervenire mai, i pochi tiri verso la porta sono finiti tutti fuori.

Troppo forte il Milan? In questo momento i rossoneri volano sulle ali dell'entusiasmo dopo la vittoria nel derby e hanno trovato due attaccanti come Bacca e Niang, in grado di sfruttare al meglio le occasioni che si creano. Ma non è stato il solito Palermo dell'era Schelotto.

Domenica i rosanero scenderanno nuovamente in campo ad affrontare il Sassuolo, sarà una partita che mostrerà quale sarà il vero Palermo, se capace di reagire oppure se la reale dimensione è quella di essere un gradino poco sopra le ultime tre della classifica e di essere psicologicamente fragili come mostrato ieri.